“Adesso sappiamo che per i Consorzi di bonifica una bozza di riforma c’è, ma non conosciamo cosa ne è stato delle nostre proposte a tutela e valorizzazione dei lavoratori. All’Assemblea regionale e al Governo chiediamo che il disegno di legge venga migliorato, che la voce dei sindacati non sia ignorata. Perché di enti della Bonifica efficienti, efficaci, ha disperatamente bisogno il nostro sistema agricolo e ne hanno bisogno i siciliani”.

            Lo afferma Enzo Savarino, segretario generale della Filbi-Uila Sicilia, intervenendo sul disegno di legge di riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica che è stato approvato dalla Commissione Attività Produttive dell’Ars prima del passaggio in Commissione Bilancio e all’Ars.

            L’esponente dell’organizzazione di categoria aggiunge: “Diamo atto all’assessore Sammartino di avere fatto un primo passo – afferma Savarino – per dare un nuovo assetto ai Consorzi, oggi travolti dai debiti e condannati a un’impotenza che vanifica la professionalità, le competenze, la passione di lavoratrici e lavoratori di questi enti. Noi rivendichiamo adesso che vengano riconsiderate alcune nostre proposte, già presentate all’assessore e ai deputati regionali. Riteniamo fondamentale valorizzare il cuore del sistema della Bonifica, ovvero le risorse umane costituite dai milleottocento dipendenti dei Consorzi. Poco meno della metà, personale a tempo determinato in garanzia occupazionale di 151, 101 e 78 giornate”.

            Per il segretario della Filbi Uila, è assolutamente “imprescindibile che il transito del personale all’interno dei nuovi enti avvenga senza soluzione di continuità, senza interruzione del rapporto di lavoro. Sarebbe sbagliato licenziare e riassumere successivamente, in modo tale da lasciare i debiti derivanti dai contenziosi legali ai vecchi Consorzi. Ribadiamo la nostra disponibilità a dialogare per individuare soluzioni su questo punto, che era e resta irrinunciabile. Non accetteremo mai che lavoratrici e lavoratori siano chiamati a pagare il disastro di enti che i precedenti Governi avrebbero voluto ridurre da 11 a 2, invece sono diventati 13 e hanno sinora prodotto debiti per 150 milioni di euro con ritardi inaccettabili nel pagamento degli stipendi. Come i sei mesi di arretrati al Consorzio di Siracusa!”

“Il Governo regionale – conclude Savarino – si faccia subito carico di chiudere il capitolo dei contenziosi e della riqualificazione del personale, consentendo così il transito più razionale e sereno nei quattro Consorzi individuati dalla riforma Sammartino. Siamo pronti ad affrontare la questione in una sede di confronto con l’assessore regionale all’Agricoltura, i commissari e i direttori dei Consorzi. Sollecitiamo, altresì, che venga affrontato il nodo delle carenze di organico. Oggi, mancano circa 450 lavoratori. Questo vuoto potrebbe essere colmato con stabilizzazioni per una parte dei dipendenti a tempo determinato e con aumenti delle giornate per gli altri. Assurdo ancora oggi, d’altronde, che molte lavoratrici e lavoratori debbano prestare la propria attività per 78 giornate appena in un anno”.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.