Il fisioterapista come professionista di prossimità; l’accesso diretto alle cure fisioterapiche; le Case di Comunità come luoghi di salute e qualità della vita: sono queste alcune delle proposte emerse giovedì 11 settembre, nel corso dell’evento celebrativo della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2025, che si è svolto nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo Reale a Palermo. L’iniziativa, promossa dagli Ordini dei Fisioterapisti di Palermo-Trapani e Catania-Ragusa-Siracusa e dalla Sezione Territoriale Sicilia di Aifi, Associazione Italiana di Fisioterapia, ha riunito istituzioni, università, professionisti della salute, enti del Terzo Settore e rappresentanti sindacali, con l’obiettivo di tradurre in azioni concrete il tema dell’anno: “Invecchiare bene, invecchiare meglio”.
Al centro del dibattito, la necessità di un cambio di paradigma che ponga al centro la prevenzione, la prossimità assistenziale e l’accessibilità delle cure. In particolare, è stato ribadito il ruolo del fisioterapista non solo in ambito riabilitativo, ma come figura chiave per la promozione della salute sul territorio, in grado di intervenire precocemente sui bisogni di mobilità e autonomia, specialmente nella popolazione anziana. Sul tema dell’accesso alle cure, è emersa con forza la richiesta di snellire i percorsi burocratici e introdurre modalità di accesso diretto al fisioterapista, già supportate da evidenze scientifiche, per superare le criticità legate alle lunghe liste d’attesa e alle doppie visite.
Altro tema cardine è stato quello delle Case della Comunità, che – secondo gli organizzatori – dovranno diventare veri e propri hub per la promozione dell’invecchiamento attivo, anche attraverso progetti come “Attiva-mente” – presentato nei giorni scorsi a Catania – che unisce esercizio fisico, stimolazione cognitiva e socialità, così da favorire la relazione e il livello di partecipazione sociale degli anziani. Ampio spazio è stato dedicato al progetto nazionale promosso da Aifi, “Io non ci casco”, finalizzato alla prevenzione delle cadute negli anziani. Attraverso esercizi terapeutici mirati, attività di educazione e formazione rivolte a caregiver e famiglie, l’iniziativa intende ridurre uno dei rischi più rilevanti in età avanzata, con importanti benefici sia in termini di salute sia di sostenibilità del sistema sanitario.
Sono intervenuti, tra gli altri, Leonardo Palombi, segretario della Commissione del ministero della Salute per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana; Tiziano Innocenti, direttore dell’Unità di Metodologia della Ricerca della Fondazione Gimbe, e Antonio Culcasi, vicepresidente del gruppo Gis Faia di Aifi, Fisioterapia nell’anziano e nell’invecchiamento attivo, oltre ai presidenti dell’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani, Catania, Ragusa e Siracusa, e Friuli Venezia Giulia, Rosario Fiolo, Orazio Meli e Melania Salina. I partecipanti sono stati tutti concordi nell’urgenza di applicare compiutamente la Legge 33 del 2023 e il Decreto ministeriale 77 del 2022, per promuovere una ricerca scientifica più inclusiva verso gli anziani e utilizzare in modo equo le tecnologie digitali a supporto della continuità delle cure. A conclusione dell’incontro, è stato presentato il pieghevole informativo “La tua salute in buone mani”, realizzato dall’Ordine di Palermo e Trapani, che sintetizza in modo chiaro il ruolo e le competenze del fisioterapista, con l’obiettivo di avvicinare ancor di più la professione ai cittadini.
“Oggi abbiamo gettato le basi per una rete integrata tra professionisti, istituzioni e comunità – hanno dichiarato gli organizzatori – . La sfida dell’invecchiamento richiede risposte sistemiche, e la fisioterapia è pronta a fare la sua parte, con proposte concrete e una visione di salute che parta dal territorio. La prospettiva di vita si è alzata di 20 anni, ma solo la metà della popolazione invecchia in salute. È qui che la fisioterapia fa la differenza, agendo sulla prevenzione, sull’educazione e sulla promozione di uno stile di vita attivo”. L’evento si è chiuso con un impegno comune a proseguire il percorso di confronto e co-progettazione, per tradurre in azioni quanto emerso e garantire un invecchiamento sempre più sano, attivo e inclusivo.
Luogo: Palazzo dei Normanni, PALERMO, PALERMO, SICILIA
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