GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE


GENDER GAP IN SICILIA:

DUE TERZI DELLE LAVORATRICI NON RITENGONO DI AVERE AUTONOMIA FINANZIARIA E UN TERZO NON HA AVUTO OPZIONI DI LAVORO ADEGUATE ALLA LORO PREPARAZIONE


• Un’indagine Censuswide commissionata da Avon rileva che nove lavoratrici siciliane su dieci pensa che gli stereotipi di genere portino a reali discriminazioni fra donne e uomini

• Tre quarti (75%) delle lavoratrici siciliane ritengono ci sia disparità di retribuzione fra uomini e donne.

• Il 45% sostiene di essere controllata finanziariamente da suo marito, compagno, padre o fratello.




Milano, 7 marzo 2024. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Avon, azienda leader mondiale nel canale della vendita diretta di prodotti cosmetici e pioniera nella creazione di lavoro flessibile per le donne, con oggi circa 50.000 consulenti di bellezza in Italia, ha indagato l’evoluzione del gender gap in Italia. Per farlo ha commissionato una ricerca al centro studi indipendente Censuswide, che ha interrogato oltre 1.000 donne lavoratrici che abitano e lavorano in tutte le regioni d’Italia su quali fossero le loro opinioni ed esperienze in relazione a tematiche che costituiscono i parametri per determinare l’esistenza o meno del gender gap.


La fotografia che restituisce lo studio è quella di una regione, la Sicilia, che per molti aspetti è indietro al già stato negativo in qui versa la media nazionale. Almeno secondo quanto riportato dalle rispondenti allo studio.


In particolare, quasi nove lavoratrici siciliane su dieci ritengono che gli stereotipi di genere siano alla base di discriminazioni reali fra uomo e donna. Un valore che si manifesta concretamente in:

• Retribuzioni minori rispetto a colleghi uomini di pari anzianità ed esperienza per il 75% delle lavoratrici siciliane, contro una media nazionale del 70,5%.

• Minore possibilità rispetto ai colleghi uomini, per le lavoratrici siciliane, di raggiungere posizioni di livello “Quadro” per il 70,5% delle intervistate, valore che è di cinque punti più alto rispetto alla media nazionale.

• Minori possibilità, rispetto agli uomini, di ricevere promozioni interne, per il 62% del panel regionale, valore più alto di due punti rispetto alla media nazionale.

• Un po’ più alto il dato riguardo la minore rappresentazione femminile nei Senior Leadership Team delle aziende: questo è vero secondo oltre il 66% delle intervistate.

• Quasi il 56% del panel regionale dichiara sia più difficile per una donna, rispetto ad un uomo, portare avanti una carriera lavorativa.


Le evidenze che più fanno riflettere però sono quelle che fanno riferimento ad un retaggio culturale ancora a favore della figura maschile. Secondo quasi una lavoratrice siciliana su tre (30%) “l’essere donna” gli ha impedito di avere opzioni di lavoro adeguate elle proprie necessità (vicinanza a casa, flessibilità, in relazione agli studi effettuati eccetera). Così come per il 28,4% il genere ha determinato il ruolo aziendalmente ricoperto nonostante il diverso background esperienziale e di studi della professionista.

Ancora più allarmante è il fatto che più di metà delle intervistate in Sicilia (52%) sostiene di aver incontrato resistenze nel momento in cui ha chiesto prestiti o altri supporti finanziari nel momento in cui ha pensato di avviare un’attività in proprio solo perché donna e più di due terzi (62,2%) sostiene di non riuscire a mantenersi economicamente da sola. Non solo: proprio per questo, oltre il 45% sostiene di essere ancora controllata finanziariamente dal proprio marito, compagno, padre o fratello.


Istituzioni pubbliche ed associazioni devono ancora fare molto per eliminare il gender gap in Italia. Avon propone a tutte quelle donne (e non solo) in cerca di autonomia finanziaria e curiose di apprendere le tecniche di vendita e del relations business di diventare consulente di bellezza Avon. La consulente di bellezza è colei (o colui) che forte del proprio network di relazioni personali (e non) promuove e vende i prodotti Avon, non solo attraverso la vecchia tecnica del “porta-a-porta” ma soprattutto i social network e altri mezzi digitali, che rendono il lavoro flessibile e remunerativo. Di media, Avon restituisce il 20% del prezzo di ogni prodotto venduto alle sue consulenti. Più della commessa di un manager o un agente di un artista. Le tecniche di vendita attraverso i social network sono insegnate gratuitamente dal team di coordinamento delle consulenti di bellezza Avon. Per iniziare la propria strada verso l’autonomia finanziaria e l’imprenditorialità femminile, Avon invita ad iscriversi al programma www.diventapresentatriceavon.it .




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