Il prossimo 13 settembre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla sepsi, presso l’Aula Maurizio Ascoli del Policlinico, con inizio alle ore 9 si terrà una giornata formativa sul tema “Gestione della Sepsi: Prevenzione, Diagnostica e Clinica”. L’evento è finalizzato ad accrescere la consapevolezza su questo tema, per migliorare la prevenzione, il riconoscimento precoce, la gestione clinica e laboratoristica della sepsi, che rappresenta un’emergenza sanitaria globale con 11 milioni di decessi l’anno.

La sepsi, definita, in base al consensus “Sepsis-3” del 2016, come una “disfunzione d’organo potenzialmente letale, causata da una risposta disregolata dell’organismo a un’infezione”, se non riconosciuta e trattata in tempo può portare a shock, a gravi danni agli organi vitali e alla morte. Comuni cause di sepsi sono le infezioni della cute o dei tessuti molli, delle vie urinarie, del sangue, addominali (appendiciti, colecistiti etc.), polmoniti, meningiti, virus, come il Sars-CoV-2, infezioni di origine sconosciuta.


Annualmente, nel mondo si verificano circa 47-50 milioni casi di sepsi, l’80 per cento dei quali avvengono in comunità. Nel 40 per cento dei casi si tratta di bambini di età inferiore ai 5 anni. In Europa i casi sono circa 700mila. In Italia si stimano 60.000 morti all’anno.  Globalmente, un decesso su 5 è associato a sepsi.  

A essere maggiormente esposte sono le persone con ridotte difese immunitarie, gli anziani e i bambini. Inoltre, la letteratura scientifica dimostra che gli effetti a lungo termine, noti come sindrome post-sepsi, si verificano fino al 50% dei sopravvissuti, i quali soffrono di sequele fisiche, cognitive e psicologiche persistenti. 

“La diagnosi tempestiva – afferma Luigi Aprea, direttore sanitario di presidio dell’AOUP “Paolo Giaccone” e consigliere nazionale dell’ANMDO, l’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere – e l’inizio di una corretta terapia precoce sono decisivi per ridurre la mortalità. Per tale motivo è di fondamentale importanza il supporto del Laboratorio di Patologia clinica per l’esecuzione dei biomarcatori di sepsi e il Laboratorio di Microbiologia per l’identificazione dei principali microrganismi responsabili di sepsi”.

L’evento prevede l’assegnazione di 7 crediti formativi.

“La formazione e la sensibilizzazione – afferma il Commissario straordinario del Policlinico, Maurizio Montalbano – giocano un ruolo di primo piano nel contrasto alla sepsi, che rappresenta un importante problema di salute pubblica. L’iniziativa organizzata testimonia l’attenzione della nostra direzione sanitaria di presidio a un tema che, nonostante sia un’emergenza medica, non ha ancora la giusta attenzione”.

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