I licei musicali della Sicilia fanno rete in nome della musica. Per la prima volta quest’anno, il concerto dell’ensemble delle orchestre della Rete dei licei musicali e della jazz band liceale regionale si è tenuto a Palermo, al teatro Politeama Garibaldi.

In scaletta per la jazz band ‘S Wonderful e The Man I Love di Ira e George Gershwin; Night and Day brano composto da Cole Porter nel 1932 per la commedia musicale Gay Divorce; Cry Me a River di Arthur Hamilton e How High the Moon composto dall’autore statunitense Morgan Lewis con testo scritto dall’attrice Nancy Hamilton. Il coro e l’orchestra hanno interpretato sia brani del repertorio classico, come Verdi e Puccini, sia del repertorio moderno come le colonne sonore di Ennio Morricone e il Pirata dei caraibi.

 
All’evento anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, Giuseppe Pierro. Perché è importante la musica a scuola? “Si avverte ormai con sempre maggiore urgenza la necessità di un’educazione alla “bellezza” – dice Pierro – In questo contesto lo sviluppo delle competenze musicali grazie all’apprendimento pratico della musica a scuola consente ai nostri alunni e alle nostre alunne di acquisire la consapevolezza dell’armonia e del senso di benessere che da essa deriva, motivandoli a migliorare l’ambiente in cui vivono, a desiderare di averne cura e di tutelarlo. Inoltre la musica unisce, è strumento di inclusione, linguaggio universale che grazie a percorsi progettati in modo innovativo ed efficace sviluppano le competenze trasversali e promuovono il senso di appartenenza e di condivisione”.
 
“Il concerto al Politeama costituisce la piena realizzazione di un percorso di bellezza e integrazione – prosegue Pierro – al termine del quale le diverse orchestre, i loro componenti, si fondono in un’unica “comunità” musicale, partecipata attivamente, dove il talento di ciascuno è valorizzato e il contributo di tutti fondamentale. È una metafora della società futura che tutti gli operatori della scuola auspichiamo per i nostri studenti e le nostre studentesse, adoperandoci quotidianamente perché ne diventino cittadini liberi e responsabili”.

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