Cultura e natura: l’IISS Alessandro Volta di Palermo sposa il progetto Panormus, la Scuola adotta la Città promuovendo la riqualificazione del verde nell’area del martirio di don Pino Puglisi. In linea con il tema di quest’anno del progetto comunale, Panormus … in armonia con la natura, gli studenti del Volta domani mattina, sabato 13 maggio, saranno le guide turistiche della Casa-Museo di don Pino Puglisi. Luogo limitrofo all’istituto e del quale le ragazze e i ragazzi, assieme ai loro docenti, hanno deciso di farsi portavoce di rinnovamento. “Rafforziamo in maniera fruttuosa il nostro contatto e la nostra presenza sul territorio favorendo e promuovendo uno scambio virtuoso tra noi e il quartiere che ci ospita. – sottolinea la dirigente scolastica Vincenza Muratore – Questa è un’altra occasione per ristabilire la centralità della comunità educante”.

 

Una riqualificazione che non passa solo dal verde urbano, ma coniuga i temi di cittadinanza attiva, di sostenibilità e di legalità: “L’idea di adottare l’attuale area, ancora in via di sistemazione sotto l’aspetto del verde urbano, – spiega Pietro Crimi, docente di scienze dell’istituto e coordinatore dell’iniziativa – ha stimolato il confronto e il dialogo con tutta la comunità scolastica della zona, con le associazioni presenti e con l’intero contesto sociale”. 

“La trasformazione culturale e la rinascita sociale di un territorio  aggiunge Stefania Scaduto, docente di arte del Volta – passano anche dalla riqualificazione degli spazi verdi”. 

 

Domani così le studentesse e gli studenti del Volta non solo racconteranno ai “pellegrini” la vita e il messaggio di don Pino Puglisi attraverso la visita della Casa-Museo, ma mostreranno gli schemi progettuali del ridisegno ambientale dell’area. L’obiettivo è renderla uno spazio pubblico urbano arredato con piante e accogliente, un luogo rivisto in chiave di sviluppo armonico con il verde urbano applicando le moderne e avanzate tecnologie per lo studio della vegetazione, un luogo di incontro e di relazione per tutta la comunità dei cittadini, dei giovani, del turismo responsabile e consapevole. “Un luogo – conclude Crimi – di valorizzazione del benessere dell’anima, della riflessione ma soprattutto della speranza”. 

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