Un festival che l’associazione culturale MusicaMente dedica alla santa patrona di Palermo, Santa Rosalia. Si chiama, infatti, “Il fiore pellegrino” la rassegna dedicata alla Santa che coinvolgerà le periferie di Palermo con un programma musicale innovativo e coinvolgente che celebra la figura di Santa Rosalia e il suo impatto culturale e storico nei secoli. 

Il Festival rientra nell’ambito delle attività a carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo a valere sulle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo, nelle aree periferiche del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo. 

La rassegna si terrà dal 18 maggio al 2 agosto nei quartieri periferici del capoluogo siciliano, Partanna Mondello e lo Sperone, e nei comuni di Montelepre e Baucina. “Il tema di quest’anno – sostiene il direttore artistico Paolo Rigano – è legato alla figura di Santa Rosalia e intende essere un’occasione per fare risuonare nelle periferie di Palermo, e nei comuni di Montelepre e Baucina, la musica dell’epoca della vita di Santa Rosalia, dell’inizio del suo culto che si sviluppa a partire dalla pestilenza del 1624-25, proprio nel Seicento si ha anche una nutrita produzione di musica sacra dedicata alla Santuzza che ne ricostruisce la vita e ne esalta le virtù, per arrivare ai giorni nostri con la produzione innovativa in di un Oratorio in dodici numeri musicali”.

Il festival si apre con un concerto di Musica Sacra per Santa Rosalia, eseguito dall’Ensemble ligure Ring Around, sabato 18 maggio, alle 21, nella suggestiva Chiesa di Maria SS. Assunta a Valdesi a Palermo. In questo concerto inaugurale il gruppo vocale e strumentale Ring Around (specializzato nel repertorio medievale italiano, inglese e francese tra XIII e XV secolo) si presenta con un excursus nella polifonia sacra medievale. 

A Sferracavallo, il 28 maggio, la Chiesa SS. Cosma e Damiano ospiterà, invece, l’Oratorio “Il Fiore Pellegrino”, diretto da Fabrizio Lupo, in una straordinaria performance che celebra la vita e il culto di Santa Rosalia. Con le musiche di compositori di fama internazionale come Giovanni Sollima. Uno spettacolo, su libretto e regia di Fabrizio Lupo, dove leggende si intrecciano con la storia, le devozioni, le immagini, i simulacri, i carri allegorici, le edicole votive. Rosalia sarà interpretata dal soprano Martina Licari, San Benedetto in video da Bandiougou Diawara, Rosalia (voce recitante) da Alessandra Guagliardito, narratore (voce recitante e canto), Maurizio Maiorana, il melologo della veggente é interpretato da Egle Mazzamuto. Le musiche sono di Francesco La Licata, Paolo Rigano, Maurizio Maiorana, Giovanni Sollima e Salvatore Passantino in ordine di esecuzione. Per l’occasione compongono l’Arianna Art Ensemble: Andrea Rigano (violoncello), Martina Ricciardo e Agnese Amico(violini), Giorgio Chinnici (viola), Giovanni Volpe (violoncello), Cinzia Guarino (clavicembalo), Paolo Rigano (chitarra, uod e liuto). Assistente alla regia è Silvia di Giovanna, i video e gli effetti speciali sono di Veronica Randazzo e le ombre di Chiara Cumignano con la collaborazione di Gabriele Prestifilippo. 

La rassegna prosegue nella suggestiva Chiesa Maria SS. delle Grazie dello Sperone a Roccella, il 5 giugno, alle 21, dove avrà luogo il concerto “A due violoncelli” con protagonisti del concerto saranno Alessandro Palmeri e Daniele Lorefice. 

Mercoledì 16 Giugno, alle 21, alla Chiesa di Santa Rosalia di Montelepre è in programma invece il concerto che vede insieme Martina Licari e Arianna Art Ensemble dal titolo “La musica per le ragazze della Pietà di Venezia”. Le ragazze della Pietà erano orfane che venivano abbandonate alla nascita nella cosiddetta ruota degli innocenti o degli esposti dell’Ospedale della Pietà di Venezia. Alcune di loro studiavano musica e diventavano ottime musiciste. La Pietà di Venezia era un istituto che accoglieva e istruiva ragazze orfane o abbandonate, offrendo loro un ambiente sicuro e un’educazione musicale. Le ragazze della Pietà si esibivano regolarmente in concerti pubblici, diventando famose per il loro talento musicale. Antonio Vivaldi lavorava come maestro di violino presso la Pietà di Venezia e compose molte opere musicali per le ragazze dell’istituto, tra cui concerti per violino, musica sacra e opere teatrali. La sua collaborazione con la Pietà contribuì notevolmente alla sua fama durante il periodo barocco. 

Il festival si conclude il 2 Agosto, a Baucina, con il concerto dal titolo “Around Quam Pulchra”. Sul palco i musicisti Gianni Gebbia, sax soprano, Silvio Natoli, Paolo Rigano, Cinzia Guarino, Debora Troia, Luca Ghidini, Federico Brigantino e Nino Errera. 

Ingresso con contributo libero fino ad esaurimento posti. 

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