Emozioni assicurate, esaltanti e profonde, quando il focus è su due padri del sinfonismo tedesco, quali Beethoven e Mendelssohn. È la proposta del prossimo appuntamento della Stagione concertistica del Teatro Massimo Bellini di Catania, che intende al tempo stesso rendere omaggio alla memoria di Piero Rattalino, personalità di spicco della cultura musicale e – per lunghi anni, dal 1994 al 2006 – storico direttore artistico dell’ente lirico etneo.
Due le date, venerdì 21 Marzo alle ore 20:30 (Turno A) e in replica sabato 22 Marzo alle ore 17:30 (Turno B), entrambe già sold out, a confermare il continuo successo e l’affetto del pubblico per il tempio della musica catanese.
Il programma si aprirà con l’iconico Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 di Ludwig van Beethoven, conosciuto come “Imperatore”, mentre la seconda parte prevede due brani altrettanto celebri di Felix Mendelssohn-Bartholdy: Le Ebridi “La grotta di Fingal”, in si minore op. 26, e la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90, nota con il titolo “Italiana”. Con l’Orchestra del Bellini si esibiranno due artisti ospiti di chiara fama, il direttore Riccardo Bisatti e il pianista solista Giovanni Bertolazzi.
Come sottolinea il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: “L’evento del 21 e 22 marzo rappresenta il trionfo della grande musica e insieme un momento di riflessione in un teatro che s’impegna ad essere un centro culturale di riferimento. Un’occasione per immergersi nel più classico repertorio sinfonico, celebrando al contempo una figura fondamentale come Piero Rattalino. Per far rivivere la sua eredità e, lo dico da pianista, il suo amore per il pianoforte”.
A rievocarne la personalità sarà il rinomato musicologo Giuseppe Montemagno, che leggerà anche alcuni testi critici dello studioso scomparso nel 2023, con particolare attenzione al Quinto e ultimo concerto beethoveniano per pianoforte e orchestra, uno dei più grandiosi esempi in cui il repertorio pianistico e sinfonico si fondono raggiungendo l’apice.
Concepita nel 1809, in un periodo di profonda difficoltà personale per il compositore, tra cui la progressiva perdita dell’udito, l’op. 74 evoca una sensazione di trionfo e nobile magniloquenza che si staglia soprattutto nel primo movimento, Allegro, un vero e proprio inno alla maestosità.
A questa natura regale si ricollega l’epiteto “Imperatore”, peraltro postumo e dovuto probabilmente al pianista ed editore Johann Baptist Cramer. Non è comunque escluso che la denominazione sia correlata alla contemporanea occupazione francese di Vienna da parte di Napoleone I. Così come potrebbe essere riferita ad analogie con la Sinfonia “Eroica”, anche se la propensione del Titano di Bonn per Bonaparte era nel frattempo scemata. Ma appare appunto più pertinente che il titolo sia stato ispirato dal carattere solenne che fa di questa partitura una summa assoluta e insuperata del concerto classico.
A seguire, l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini si dedicherà al sinfonismo di Felix Mendelssohn-Bartholdy. L’Ouverture Le Ebridi, composta nel 1830, trae ispirazione da una visita alla Grotta di Fingal, una formazione naturale nell’arcipelago delle isole Ebridi, in Scozia. Il brano, che cattura la potenza e il mistero della natura selvaggia, è una delle composizioni più affascinanti di Mendelssohn, che riesce a evocare, attraverso il virtuosismo orchestrale, l’ambientazione drammatica e suggestiva della grotta e del mare.
La Sinfonia n. 4 “Italiana”, che risale al 1833, esprime l’attrazione che l’Italia esercitava su Mendelssohn, che ne esalta la luce, i colori e la vitalità. Il primo movimento, Allegro, è un’esplosione di energia e freschezza, mentre il secondo, Andante con moto, evoca il paesaggio sereno delle campagne del Bel Paese. Il terzo movimento, Con moto moderato, è intriso di ritmi danzanti che richiamano la tradizione popolare. Anche il finale Saltarello è una vivace danza che riflette l’anima festosa e allegra della cultura italiana.
Come anticipato, ampio spazio avrà il commosso tributo a Piero Rattalino, pianista di formazione e uno dei più autorevoli esperti di pianoforte e repertorio da camera. La sua carriera concertistica si è accompagnata all’attività di docente e scrittore, con numerose pubblicazioni che hanno influenzato la storia della musica e la didattica pianistica. Tra i suoi testi più noti, si ricordano le monografie su Beethoven e Chopin, che testimoniano la profonda conoscenza e il rigore di un intellettuale apprezzato a livello internazionale per la capacità di analizzare e contestualizzare la scrittura musicale, mettendo sempre al centro il rapporto fra la composizione e l’interprete.
Per l’occasione il Teatro Massimo Bellini si affiderà a due artisti di alta caratura. Riccardo Bisatti (Novara, 2000) è attualmente direttore ospite principale dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro. Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Novara, si è poi specializzato in direzione d’orchestra al “Verdi” di Milano. Debutta sul podio a soli 18 anni. Ha diretto tra l’altro l’orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano nel Don Giovanni con la regia di Mario Martone. È stato invitato a ricoprire il ruolo di “direttore in residence” presso il Teatro Regio di Torino. Recentemente ha diretto concerti presso: Ravello Festival, Belcanto Festival, MiTo Settembre Musica e in tour con l’Orchestra Haydn. Nel 2017 ha ricevuto la prestigiosa medaglia della Camera dei Deputati.
Giovanni Bertolazzi, nato a Verona nel 1998, si è diplomato al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, ed è catanese di adozione avendo proseguito gli studi al Conservatorio “V. Bellini” sotto la guida di Epifanio Comis. S’impone sulla scena musicale vincendo il 2° premio e 5 premi speciali al Concorso internazionale “F. Liszt” di Budapest, affermazione preceduta da più di 40 premi in competizioni come il “F. Busoni” di Bolzano, il “S. Thalberg” di Napoli. Si esibisce in importanti sedi e per prestigiose istituzioni musicali, tra cui il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, la Società del Quartetto di Milano, il Palazzo del Quirinale a Roma, Bologna Festival, F. Liszt Academy of Music e F. Liszt Memorial Museum a Budapest, National Liberal Club a Londra, Verbier Festival. È stato protagonista della presentazione del pianoforte da concerto più lungo al mondo, il Borgato Grand Prix 333, sul quale ha registrato due album pluripremiati dedicati a musiche di Liszt. Nel 2024 è stato insignito del “Liszt Ferenc International Grand Prix du Disque” dalla Società Liszt di Budapest.
Luogo: Teatro Massimo Bellini , Via Giuseppe Perrotta , 12, CATANIA, CATANIA, SICILIA
Tipo evento: Altro
Data Inizio: 21/03/2025
Data Fine: 22/03/2025
Ora: 20:30
Artista: Stagione concertistica del Teatro Massimo Bellini di Catania

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