Cinquecentomila euro per la messa in sicurezza e il ripristino dello stato dei luoghi del Parco archeologico di Segesta dopo il violentissimo incendio dello scorso 25 luglio. E’ questa la richiesta al governo Schifani, contenuta in un ordine del giorno presentato ieri all’Assemblea regionale siciliana dal deputato trapanese Dem, Dario Safina. Ordine del giorno che è stato accolto dallo stesso governo come raccomandazione.
“Ho visto personalmente la devastazione che le fiamme hanno lasciato dietro la loro folle corsa alimentata dal fortissimo vento di scirocco e dalle alte temperature di martedì scorso – ha detto Safina -. Solo grazie al certosino lavoro di programmazione del direttore del parco archeologico di Segesta Luigi Biondo e del suo entourage, i monumenti sono rimasti indenni. Il lavoro di ripulitura e scerbatura organizzato per tempo ha fermato il fuoco prima che arrivasse a lambire i nostri preziosi beni archeologici. Ora – continua l’onorevole Safina – è tempo di reagire e di permettere la piena fruibilità dei luoghi. A giorni avranno inizio gli appuntamenti del cartellone della ricca stagione teatrale e musicale. E’ necessario riparare i danni strutturali che l’incendio ha provocato e permettere che i luoghi tornino pienamente fruibili. Il Parco di Segesta aveva una prospettiva di oltre 300 mila visitatori per questa stagione e la Regione Sicilia deve permettere all’Ente di ripartire nel più breve tempo possibile”.
“Contro gli incendi – ha continuato ancora l’onorevole Pd – serve a poco la repressione, ecco perchè occorre puntare sulla prevenzione. Ecco perché intendo sostenere la richiesta dell’assessore al Comune di Calatafimi Segesta Massimo Fundarò per trasferire all’Ente locale la competenza relativa alla prevenzione incendi. Servono solo i mezzi necessari che possono essere messi a disposizione dalla Protezione civile regionale e poi sarà compito dell’Amministrazione comunale con proprio personale a garantire per tempo gli interventi necessari”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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