Secondo un recente sondaggio condotto da Booking.com, l’Italia si è posizionata come il paese con il più alto tasso di ritardi nei voli. La ricerca ha rivelato che il 45% dei viaggiatori che hanno visitato l’Italia negli ultimi 12 mesi ha sperimentato ritardi nei loro voli. In particolare, coloro che hanno speso tra 1.130 e 2.260 EUR per i biglietti hanno registrato una maggiore probabilità di incappare in ritardi. Anche i passeggeri che viaggiano da 1 a 3 volte l’anno hanno riscontrato una percentuale più alta di ritardi durante le loro vacanze, rispetto a chi viaggia più frequentemente.
Tra i viaggiatori che si spostano per motivi di lavoro, ben il 52% ha segnalato ritardi nei voli. A seguire, gli appassionati di viaggi (46%) e gli esploratori (43%) sono risultati essere i gruppi più colpiti dai disagi legati ai ritardi.
Il motivo del viaggio sembra influenzare la probabilità di ritardi. Chi viaggia per visitare familiari e amici ha rilevato meno ritardi, potenzialmente perché ha maggiori probabilità di prendere voli nazionali o a corto raggio. Negli Stati Uniti, ad esempio, dove la maggior parte dei voli è di natura nazionale, solo il 26% dei viaggiatori ha riportato ritardi.
Questi risultati mettono in luce una sfida significativa per l’Italia, che ora guida la classifica dei paesi con il più alto numero di ritardi nei voli. Tuttavia, l’analisi sottolinea anche che il motivo del viaggio e il budget speso possono influenzare il rischio di ritardi. Pertanto, i viaggiatori potrebbero considerare piani di viaggio più attenti e opzioni che riducono la probabilità di ritardi, contribuendo così a un’esperienza di viaggio più fluida e piacevole.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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