“Diritto allo studio negato per i bambini disabili, con conseguenti problemi tutti a carico delle famiglie, e diritto al lavoro negato per le operatrici Asacom che con professionalità se ne occupano. È la conseguenza delle scelte dell’amministrazione comunale di Catania. Sono tante le operatrici Asacom tutte altamente qualificate e impegnate quotidianamente nelle scuole – afferma Antonio Santonocito, segretario Snalv Confsal Catania – che forniscono ai cittadini con disabilità tutte le opportunità per sviluppare le potenzialità attraverso piani individualizzati. Servizio che ultimamente è stato ridotto con tagli sulle ore delle operatrici, a causa di difficoltà economiche del Comune. Un grosso problema – continua il segretario Santonocito – anche considerando che i bambini disabili a Catania sono più numerosi rispetto al passato e magari l’Asp, con una seria indagine, potrebbe dirci perché. Il sindacato Snalv Confsal ha sempre chiesto il rispetto dei diritti e dato la propria disponibilità a un confronto proficuo. Servono soluzioni concrete e stabili nel tempo, non lottare continuamente contro scelte discutibili delle amministrazioni che non fanno altro che scaricare sui più deboli le proprie inefficienze. Chiediamo un incontro con il sindaco di Catania Enrico Trantino, e con l’assessore ai Servizi sociali Bruno Brucchieri, per confrontarci e stabilire i percorsi nell’immediato. Apprendiamo che Fratelli d’Italia, formazione a cui appartiene il sindaco di Catania Enrico Trantino, e il deputato del MPA Giuseppe Lombardo avrebbero individuato dei percorsi per risolvere il problema. Bene, apprezziamo sempre la sensibilità di chi è dalla parte dei più deboli, adesso servono i fatti. Invitiamo fortemente, inoltre, tutte le forze politiche a frasi carico della questione perché il problema dei nostri figli è il problema di tutti e non merita il vessillo di una bandiera politica”, conclude Antonio Santonocito.
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