Oggi 1 luglio alle ore 20,30, negli spazi aperti dell’Istituto Ventorino, in via dei Salesiani, 2, a Catania, la compagnia ligure ‘Cattivi Maestri’ si esibirà nello spettacolo ‘Il nano Tremotino’ testo e con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta, con l’adattamento musicale di Nicola Calcagno su temi popolari . Scene e costumi di Valentina Albino.
Questo spettacolo è ispirato alle fiabe dei fratelli Grimm. La storia inizia con il diffondersi di alcune bugie che si trasformano pericolosamente quando qualcuno crede a tutto quello che sente… Una voce è giunta alle orecchie del principe Rondolino del Casato dei Rondelli: pare che nel regno ci sia una giovane capace di trasformare intere stamberghe piene di paglia in sale traboccanti di oro zecchino. Ma le voci spesso sono false, ed è così che la povera Amelia viene costretta a passare un mese l’anno chiusa in una stalla a cercare di filar la paglia e trasformarla in oro, proprio lei che non sa filare neanche la lana! Quando la luna si fa scura si presenta un nanetto ad offrirle il suo aiuto alla fanciulla. In cambio vuole qualcosa di più prezioso dell’oro: il suo primogenito. Tre filatrici lavorano intorno ad un arcolaio e raccontano la storia della povera Amelia, facendo riemergere tra le parole e le canzoni il sapore dei canti popolari e della sorellanza.
Tremotino, il magico nano, ambiguo nei suoi intenti, che prima trae d’impaccio la protagonista, per poi pretendere da lei qualcosa in cambio
Note di regia: “Tremotino è un personaggio noto principalmente in Germania e trascritto dai fratelli Grimm, ma ha innumerevoli varianti e nomi sparsi in tutto il mondo a cominciare da “Le tre filatrici” degli stessi Grimm. Nell’ideazione del testo e della struttura dello spettacolo ci siamo adattate a “Tom Tit Tot”, versione inglese della fiaba di J. Jacobs, in cui il principe, dopo aver sposato la ragazza, le ordina che potrà trascorrere undici mesi l’anno a fare quello che più desidera, ma il dodicesimo mese sarà costretta a filare e trasformare la paglia in oro, pena la morte. La condanna della giovane va in questo modo ben oltre l’incontro con il nano e diviene una condanna a vita dalla quale la libereranno infine le tre filatrici, storpie ma sagge, forse streghe ma donne, quindi vicino ad Amelia Anche per quanto riguarda i personaggi e le loro caratteristiche abbiamo attinto ad altre versioni europee della fiaba. Dalle versioni italiane “La ragazza Ghiotta” di R. H. Busk e “Le sette cotennine” di G. Basile abbiamo preso il carattere un po’ goliardico di Amelia, la sua passione per le focacce e il suo amore per l’ozio; dalla versione svedese “La ragazza che sapeva filare l’oro dall’argilla e dalla paglia” di Cavallius e Stephens, è nato un principe credulone e un po’ sciocco, che crede a tutto quello che sente dire in giro. Il personaggio del mugnaio che millanta doti inverosimili della figlia cacciandola così in un brutto guaio, nonché il nano stesso, coincidono con la versione dei Fratelli Grimm. Nasce così una commedia per bambini in cui personaggi bislacchi mettono a nudo le loro stranezze e la ricaduta che esse hanno nel mondo”.
Antonella Caldarella e Steve Cable fondatori de La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile e promotori del festival SudDiVisioni, insieme alla calabrese TeatroP e la pugliese Molini D’Arte, hanno sottolineato: “Il cartellone che prepariamo per questo festival è il frutto di collaborazioni con compagnie di attori professionisti che da molto tempo preparano spettacoli per l’infanzia e ragazzi. Noi pensiamo che attraverso l’arte ci può essere un futuro per questa terra. Noi ci crediamo e per questo ci spendiamo e organizziamo rassegne teatrali che possono far fiorire la cultura”.
Vi aspettiamo!
Per prenotazioni e informazioni: 353.4304936
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