La raccolta differenziata a Siracusa è ferma, a settembre 2023, al 50,46% (dato aggregato dei primi nove mesi dell’anno). Dall’inizio dell’anno non è aumentata di un solo punto percentuale. Rispetto alla media del 2022 – pari al 50,45% – non c’è stato alcun passo avanti.

La città è quindi lontana dai quindici punti percentuali rispetto all’obiettivo fissato dalla determina 171 del 30 luglio 2019 entro il primo anno di attività e senza alcuna penale addebitata alla ditta appaltatrice.

“Siracusa è una città sporca – dice il leader del movimento “Civico 4”, Michele Mangiafico – Una sporcizia sotto gli occhi di tutti, turisti in primis. Il fenomeno delle micro-discariche a cielo aperto, a più di quattro anni dall’inizio del nuovo capitolato di appalto di igiene urbana, lungi dall’essere stato eradicato, è in costante aumento”.

A tutto questo si aggiunge la fastidiosa presenza dei topi, soprattutto in alcuni quartieri della città.

“In occasione dell’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative, Francesco Italia aveva promesso sei centri comunali di raccolta, ma a cinque mesi dalla fine della tornata elettorale il solo centro comunale di raccolta di contrada Targia risulta aperto, in contrasto con il capitolato di appalto che impegna la ditta appaltatrice, regolarmente pagata senza alcuna decurtazione in merito, alla gestione di due centri comunali di raccolta”, continua Mangiafico.

Il centro comunale di raccolta Arenaura è sotto sequestro da quasi due anni perché la Procura della Repubblica ha ritenuto che l’apertura fosse stata autorizzata senza alcuni requisiti.

“Abbiamo chiesto se l’Amministrazione comunale in questi due anni abbia messo in condizione Arenaura di avere i requisiti mancanti ma non è arrivata alcuna risposta pubblica. – spiega il leader del movimento – Il centro comunale di Arenaura fu dichiarato, infatti, sprovvisto di disoleatore.”

“Civico 4” esprime analoghe perplessità sulla mancata apertura del centro comunale di raccolta di Cassibile, della cui apertura le Amministrazioni comunali di Siracusa parlano da almeno sette anni.

“In questo caso, – afferma Mangiafico – il progetto per realizzare il disoleatore fu approvato il 15/12/2021 con determina dirigenziale n. 575 per circa 28 mila euro, dopo un anno è terminato il primo stato di avanzamento lavori e il 25/08/2023 è stato pagato il secondo stato di avanzamento lavori con determina numero 4218. Ma stiamo parlando di 28 mila euro spesi in 21 mesi, tanta e tale è la volontà politica di aprire il CCR di Cassibile, mentre – com’è noto – la stessa Cassibile, Fontane Bianche e Spinagallo sono oggetto di decine e decine di micro-discariche a cielo aperto”.

Il movimento, con in testa, Michele Mangiafico ha già denunciato “che le politiche del personale non hanno determinato investimenti concreti sulla polizia municipale, bruciano i 2,2 milioni di euro da cessazioni di rapporti di lavoro che l’Amministrazione comunale ha avuto a disposizione tra il 2020 e il 2023. Ma l’Amministrazione comunale è anche responsabile del mancato utilizzo degli ispettori ambientali, 49 figure introdotte tra il 2019 e il 2020 che negli ultimi mesi sono state poste “a bagnomaria” dall’Amministrazione comunale, nonostante l’attività di controllo che avrebbero potuto esercitare in un momento delicato per l’immagine della città come l’ultima stagione estiva. Perché? E quali sono i futuri intendimenti di un’Amministrazione i cui risultati in termini di igiene urbana sono sempre più imbarazzanti?”

A fronte di questi gravi problemi “ci è sembrato inopportuno e contrario alle aspettative della cittadinanza l’emendamento presentato ieri sera in Consiglio comunale per l’aumento dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali”, conclude Mangiafico.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.