«Esprimo la mia solidarietà al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, per le gravi minacce ricevute e la mia ferma condanna nei confronti di atti di natura violenta e caratura mafiosa che vanno ben oltre il dissenso e le vedute diverse». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Il tema dell’autonomia differenziata trova casa nell’ambito del naturale e leale confronto democratico, lontano da vili e subdole minacce, che sono certo, non scalfiranno l’impegno fin qui profuso dal ministro» conclude.

“Solidarietà e forte vicinanza al ministro Roberto Calderoli per le minacce di morte ricevute ad opera, si legge, di mafiosi. La Sicilia e i siciliani per bene, che sono la stragrande maggioranza, sono stanchi di sentire parlare della Sicilia per la mafia. La Sicilia è operosità, ingegno, accoglienza, bellezza e voglia di cambiamento”.

“Additare poi, alle attuali politiche portate avanti dal governo nazionale e dal ministro Calderoli, la situazione di sottosviluppo infrastrutturale ed economico della nostra isola, rispetto alle regioni del nord, è frutto di una visione artatamente miope. Chi ha consentito la creazione del gap infrastrutturale al Sud non sono certo il ministro Calderoli o la Lega, ma in larga parte coloro cui la Sicilia ha nei decenni tributato consenso nelle urne. Su questo ci si dovrebbe fermare a riflettere”. 
 
“A nome della Lega Salvini Premier Sicilia e di tutta la classe dirigente esprimo solidarietà a Roberto Calderoli, ringraziandolo nel contempo per il lavoro che fa e farà per la nostra nazione”.
 
Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare, componente della Commissione Trasporti e commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier. 
 
 

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