“Ogni donna, che lo voglia ammettere o meno, deve una parte della sua libertà ad Angela Bottari. Con le sue battaglie rivoluzionarie per condurre la violenza sulle donne nell’alveo dei reati contro la persona, e non più contro la morale pubblica, ha aperto la strada al riconoscimento della violenza di genere come violazione dei diritti umani universali, che avrebbe trovato pieno compimento solo parecchi decenni dopo con la Convenzione di Istanbul.

Angela è stata una protagonista di primo piano in un tempo importante per l’affermazione dei diritti e delle libertà delle donne, riuscendo a fare approvare la legge, di cui fu prima firmataria, che abrogava il matrimonio riparatore e il delitto d’onore, liberando le donne italiane dalla beffa di dover sposare il proprio violentatore e rinnegando ogni forma di vergognosa giustificazione ai femminicidi, almeno sul piano giuridico.

Ma pur avendo fatto la Storia con la “S” maiuscola, è riuscita in ogni tempo, fino a quello presente, ad essere vicina a tutte noi, militanti del PD e attiviste delle associazioni, non facendoci mancare mai il suo sostegno di azione e d’affetto soprattutto nei momenti di maggiore sconforto. Le sue telefonate erano uno sprone per fare sempre di più, per non arrendersi mai, convinta com’era che la sinistra ha bisogno di una leadership femminista e di una presenza più incisiva delle donne. Dalla partecipazione massiccia e consapevole delle donne nelle istituzioni può venire un tempo più giusto per tutte e tutti. Non si dava pace, infatti, che la Sicilia fosse ancora una delle ultime regioni a non avere approvato la doppia preferenza di genere nella legge elettorale per l’Assemblea regionale.

Il suo lascito per noi è un patrimonio immenso di impegno civile e di passione politica mai disgiunta dalla sorellanza e dal tratto umano. Pur avendo rivestito ruoli di primo piano nella politica nazionale e regionale, non ha mai dimenticato che il senso più alto di un ruolo pubblico per una donna è riuscire attraverso quel ruolo a infrangere gli schemi dominanti nel destino di marginalità sostanziale del pensiero delle donne nella scena politica e nella società” – Milena Gentile – Responsabile del Dipartimento PP OO e Politiche di Genere del PD Sicilia.

 

Le componenti del Coordinamento regionale della Conferenza delle Democratiche e del Dipartimento delle Pari Opportunità e delle Politiche di Genere del PD Sicilia con gratitudine e affetto si stringono in un grande abbraccio intorno ai famigliari.

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