A volte il motorsport è una contraddizione fatta di rumore e silenzi, di trionfi annunciati e colpi di scena brutali. Il weekend di Riccardo Orlando al circuito cittadino di Bagheria è stato esattamente questo: un racconto di due facce della stessa medaglia, quella sfortunata e quella della grande classe.
Tutto era iniziato sotto i migliori auspici. Con oltre 80 piloti in lotta, Orlando ha firmato una pole position perentoria, il miglior tempo assoluto che non era un semplice giro veloce, ma un messaggio chiaro lanciato a tutta la categoria. Il kart, un vero e proprio gioiello di meccanica e potenza, era un fucile carico, pronto a esplodere al via.
Ed è proprio lì, in quell’attimo di sospensione prima del via, che il destino ha giocato la sua carta. Un maxi-tamponamento in griglia di partenza, uno di quegli episodi che nessuno vuole mai vedere, ha trasformato la pista in un groviglio di Kart e speranze infrante. Tra i kart finiti prematuramente nella gara a sbattere, purtroppo, anche quello del leader della classifica generale. Una beffa tremenda dopo la ciliegina della pole. E, a caldo, sorgono legittimi dubbi sulla gestione della partenza stessa, un momento che avrebbe richiesto maggiore controllo.
Ma il motorsport, si sa, è anche questo: l’imprevisto che si mangia la perfezione. E mentre si contano i danni materiali, l’unica nota positiva, e non è poco, è che nessuno si sia fatto male. Le gare si possono rifare, i kart si riparano, la salute no.
Tuttavia, il vero campione non si misura solo nei giorni di gloria, ma in come reagisce alle avversità. E la reazione di tutta la squadra di Orlando è stata esemplare. Non un lamento, ma l’orgoglio di un lavoro ben fatto che nemmeno un incidente può oscurare.
La Squadra: Il Muro Di Gomma Dietro al Pilota
Questo “noi” è la vera forza di Riccardo Orlando. Un ringraziamento speciale va a Simone Cerchia, il Team Manager la cui competenza è la regia di ogni operazione. Poi, gli artefici della macchina da guerra: i meccanici Franco e Pietro Spallina, veri e propri chirurghi del kart, capaci di una preparazione “incredibile” che ha reso il mezzo un proiettile.
Fondamentale il supporto della GP RACING di Beppe e Giampiero Cavaciuti, un garanzia di materiali e kart di livello assoluto, come dimostrato dal distacco monstre di Alfio Messina nella categoria KZ2 Master, sempre su un loro mezzo. Un successo che conferma l’eccellenza tecnica a disposizione della squadra.
E ancora, il supporto di Alessandro e Tonino, e la fiducia degli sponsor: S. AM di Vincenzo Bono, la mitica Caccamo Corse di Felice Arena, Anelli Auto e Pronta Energia di Giuseppe Gigliuzza. Una rete solida che permette di correre e di sognare.
E in fondo, i primi tifosi: mamma e papà, e quella centinaia di persone che seguono Riccardo ad ogni gara, creando un’onda energetica che travalica i confini della pista.
Quindi, nonostante la sventura, il bilancio è positivo. L’ottimo weekend c’è stato, la performance del kart è stata “alla grande” e, cosa fondamentale, il primo posto in classifica generale è saldamente in mano.
La sfida non si è conclusa, è solo stata rimandata. Ora si alza il sipario sul Circuito Internazionale di Triscina, un palcoscenico dove la rabbia per la beffa di Bagheria può trasformarsi in carburante puro per una nuova, grande vittoria. Andiamo avanti!
Luogo: Palermo, Via Pandora, 25



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