L’ Unione sindacale di base Usb e il sindacato Nursind annunciano per lunedì 15 maggio, alle ore 9,00, davanti l’ospedale Cervello di Palermo, una mobilitazione degli operatori e delle operatrici precarie O.s.s., in occasione della visita nello stesso ospedale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lunedi mattina, infatti, all’ospedale cervello verrà inaugurato un nuovo padiglione alla presenza della prima carica dello stato e del governatore siciliano Renato Schifani. Di recente, in occasione del 25 aprile, proprio Mattarella ha voluto ricordare l’importanza della sanità pubblica, delle sue operatrici e dei suoi operatori, in Italia. Con le stesse motivazioni Usb e Nursind hanno deciso, insieme a 56 lavoratori dell’azienda Villa Sofia – Cervello di manifestare sia per il diritto al lavoro che per il rilancio della sanità pubblica.
La vicenda dei 56 Oss precari è tristemente simile a tante storie di precarietà occupazionale soprattutto in ambito sanitario. Assunti con contratti co.co.co. in piena emergenza Covid, si ritrovano oggi – a fine mese scadranno i loro contratti – ad essere passati dalla definizione di “eroi e angeli” a esuberi per ciniche aziende ospedaliere che guardano solo al profitto più che alla qualità dei servizi da erogare ai cittadini. È sotto gli occhi di tutti quanto il Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di potenziare significativamente gli organici di medici, infermieri, o.s.s., amministrativi. Eppure, in Sicilia come purtroppo nel resto d’Italia, si decide di fare a meno di lavoratori e lavoratrici ormai formatisi in corsia durante la stagione più dura possibile per gli operatori della sanità, quella del Covid.
La regione Sicilia ha appena approvato un finanziamento da quasi 1 miliardo di euro per ristrutturare alcuni ospedali a Palermo. Persino il Pnrr è stato scritto pensando alla costruzione dei nuovi presidi territoriali senza però prevedere il rilancio occupazionale (il personale) che dovrà lavorarci all’interno.
Siamo stanchi di vedere attuare politiche volte allo smantellamento progressivo della sanità pubblica, alla privatizzazione dei servizi e alla sempre più tragica precarizzazione delle vite di lavoratrici e lavoratori che sono e sarebbero ancora fondamentali per il funzionamento di ospedali e corsie.
Per questo manifesteremo lunedì 15 maggio, alle ore 9,00, all’ingresso dell’ ospedale Cervello per chiedere anche a Mattarella di intervenire sia per la stabilizzazioni di questi lavoratori sia per il rilancio del Ssn.

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