Dal primo ottobre chiude la Tenenza della Guardia di Finanza di Petralia Soprana (Pa) che ha competenza giurisdizionale nei 9 Comuni delle alte Madonie e in un territorio che si estende per oltre 800 km2.
La componente madonita dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia ha inviato una lettera appello al Comandante Generale della Guardia di Finanza e per conoscenza al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, affinché lo Stato desista dal fare un passo indietro da un territorio che ha bisogno di segnali positivi per guardare al futuro con fiducia.
“Siamo restanti di un paesaggio – scrivono nella nota – che al 1° gennaio 2023 contava 23017 residenti (39 % ultra sessantenni), suddivisi in 9 Comuni e in decine di frazioni (29 di queste fanno riferimento solo al Comune di Petralia Soprana),  in un territorio a cui le Istituzioni regionali e statali hanno da sempre riservato Livelli Essenziali di Carità. Non abbiamo contezza del significato dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) o dei LEP, Livelli Essenziali delle Prestazioni”.
La chiusura del Reparto comporterà un sovraccarico di lavoro, per quanto riguarda il controllo ordinario del territorio, sulla Compagnia dei Carabinieri di stanza a Petralia Sottana, quindi sulle Stazioni presenti in 8 Comuni su 9, già in cronica sofferenza di personale.
“Le Madonie diventeranno un porto di maresi argomenta con preoccupazione nella lettera appello – e questo lo Stato non può consentirlo arretrando da un territorio che non è scevro da qualsivoglia condizionamento e consorterie varie”.
La mancanza di attenzioni rivolta alle aree di montagna della Sicilia, quindi alle Madonie, da parte delle istituzioni regionali e statali hanno fatto prevalere il senso di sfiducia e nel rivolgersi al generale Andrea De Gennaro l’associazione scrive: “ci dia un’ulteriore ragione per continuare a credere nelle Istituzioni, nonostante ci abbiano abbandonato da tempo e nell’Istituzione che Ella rappresenta”.

La lettera

 

Terre alte madonite, 23 settembre 2023

Ill.mo

N.H. Gen. Andrea DE GENNARO
Comandante Generale della Guardia di Finanza

E p.c.

Ill.mo

On.le Giancarlo GIORGETTI
Ministro dell’Economia e delle Finanze

                                 LORO SEDI

 

 

Oggetto: chiusura Tenenza della Guardia di Finanza di Petralia Soprana (PA);

Illustrissimo sig. Generale,

abbiamo contezza che il percorso di soppressione della Tenenza di Petralia Soprana (Pa) si concluderebbe il prossimo 1° ottobre.
Tuttavia, attraverso l’appello che Le rivolgiamo con la presente riponiamo fiducia sul fatto che Ella possa ritornare sulla drastica decisione di chiudere il Reparto.
Siamo restanti di un paesaggio che al 1° gennaio 2023 contava 23017 residenti (39 % ultra sessantenni), suddivisi in 9 Comuni e in decine di frazioni (29 di queste fanno riferimento solo al Comune di Petralia Soprana),  in un territorio a cui le Istituzioni regionali e statali hanno da sempre riservato Livelli Essenziali di Carità. Non abbiamo contezza del significato dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) o dei LEP, Livelli Essenziali delle Prestazioni.
Al “Distretto”, che si estende per oltre 800 km2, si accede da tre Province, quindi da diverse strade statali, provinciali, interpoderali e da quattro svincoli autostradali lungo la A19.
Per quanto ci è dato sapere il Reparto verrà aggregato alla Tenenza che insiste presso il Comune di Cefalù; dalla Vostra sede di Petralia Soprana (posta in posizione mediana rispetto al territorio di competenza) dista oltre 75 km con un tempo di percorrenza di un’ora e 15 minuti. Per raggiungere Gangi, Comune più lontano, i tempi di percorrenza si allungano di circa 20 minuti a fronte di oltre 90 km di tragitto.
Il Comune di Blufi, che risulta essere il più vicino, dista circa 70 km da Cefalù, con un tempo di viaggio di un’ora e dieci minuti.
A seguito della chiusura della Tenenza il carico di lavoro ordinario, rispetto al controllo del territorio, graverebbe esclusivamente sull’aliquota radiomobile (una gazzella per turno) della Compagnia dei Carabinieri di Petralia Sottana, quindi sui comandi Stazione che insistono in 8 Comuni su 9.
Ci risulta che la pianta organica della Compagnia, quindi delle Stazioni, non sia – da tempo – adeguatamente coperta e nonostante l’instancabile impegno profuso dai militari dell’Arma non crediamo sia possibile una controllo adeguato, anche in termini di prevenzione dei più svariati reati e verifiche amministrative, ivi compresa la repressione.
Ci sarebbe il Corpo Forestale della Regione Siciliana. 15 Agenti (ultra sessantenni) distribuiti in 4 distaccamenti, con giurisdizione che si estende oltre i 9 Comuni delle alte Madonie. Tutti impegnati in attività repressive, raramente, anche per mancanza di risorse economiche, per quelle finalizzate alla prevenzione.
In ultimo la Polizia Municipale. I numeri del personale in servizio nei vari Comuni (alcuni non hanno un Comando di PM e il servizio è garantito a scavalco da Comuni viciniori) è risibile e la maggior parte degli Agenti non è dotato di arma di ordinanza, vengono impiegati principalmente per la regolamentazione del traffico e per smaltire la parte burocratica di competenza dei rispettivi uffici.
Verosimilmente le Madonie diventeranno un porto di mare e questo lo Stato non può consentirlo arretrando da un territorio che non è scevro da qualsivoglia condizionamento e consorterie varie.
Le distanze, che si accentuano con le avverse condizioni meteo invernali e con una viabilità non sicura, non potranno mai essere compensate da adeguate contromisure che, abbiamo motivo di ritenere, i Suoi Ufficiali in Sicilia hanno preso per controbilanciare la chiusura della Tenenza madonita.
I residenti di queste Terre alte da sempre avvertono e apprezzano la presenza fisica del Reparto, oltre al valore del lavoro che il personale in servizio svolge, non soltanto nel settore economico finanziario, quindi nella tutela delle uscite del bilancio nazionale, comunitario e delle entrate,  ma anche nelle attività di prevenzione finalizzate, tra molto altro, a proteggere i nostri figli da pericoli di ogni sorta, che sono veramente tanti.
Signor Generale, le chiediamo di rivedere i termini della scelta che il Suo Ufficio ha inteso fare, lo Stato non può indietreggiare da questo paesaggio, lo ribadiamo, per le ragioni che le abbiamo espresso e per tante altre, di certo “sensibili”, che riguardano innumerevoli aspetti dell’illegalità di cui questo territorio non è scevro.
Ci dia un’ulteriore ragione per continuare a credere nelle Istituzioni, nonostante ci abbiano abbandonato da tempo e nell’Istituzione che Ella rappresenta.
Con sincera stima.

Vincenzo Lapunzina
presidente associazione zone franche montane Sicilia

 

 

Luogo: Petralia Soprana, Via Salgemma, 2, PETRALIA SOPRANA, PALERMO, SICILIA

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