“La revisione del Pnrr proposta dal governo Meloni imbocca ancora una volta la strada della penalizzazione del Sud”. Lo sostiene il parlamentare Filippo Scerra (M5S) che ha presentato un’interrogazione che lancia l’allarme sul taglio delle risorse programmate (13 miliardi).
“Nonostante esista una precisa clausola che destina il 40% delle risorse del Pnrr al Mezzogiorno, con il preciso scopo di utilizzare il Piano per ridurre il gap infrastrutturale tra le regioni del Nord e del Sud Italia, il governo sembra voler sposare tutta un’altra linea”, ribadisce Scerra. 
“Sono preoccupato e per questo ho chiesto notizie certe sull’ammontare delle risorse definanziate in provincia di Siracusa, e per quali progetti. Ad esempio, nella proposta del governo, si rivede la Ciclovia turistica della Magna Grecia, proprio nel tratto finale e siracusano. Le modifiche dell’investimento per il miglioramento delle stazioni ferroviarie gestite da RFI nel Sud, poi, rischiano di penalizzare proprio la riqualificazione dell’area della stazione di Siracusa. E temo che possa sparire dal quadro l’attesa realizzazione del bypass ferroviario ad Augusta che libererebbe la città dalla cintura ferroviaria con notevole velocizzazione dei collegamenti tra le province di Catania e Siracusa”.
Tagli e progetti su cui anche il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro, ha interrogato la presidenza della Regione per conoscere le ragioni che hanno portato a condividere i tagli sugli importanti progetti siracusani proposti dal governo Meloni.
“Mi pare piuttosto blanda anche la rassicurazione circa l’eventuale ricorso ad altre fonti di finanziamento per fare fronte ai tagli del Pnrr”, continua Filippo Scerra. “Un’ipotesi complicata, per via della natura stessa del Piano e per le regole del cofinanziamento attraverso altri strumenti comunitari”.

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