Secondo posto per Alessandro Cesari della gelateria Sablè di Bologna, terzo posto a Stefano Cecconi di della gelateria Cecconi di Arezzo

Fabio Marasti e Laetitia Joiris, della gelateria “La Gourmand’Ice” di Verviers (Belgio) si aggiudicano la quindicesima edizione dello Sherbeth Festival, conquistando la giuria con il gusto “Xocolatl, all’origine del cioccolato”, un gelato di massa di cacao artigianale belga, dolcificato con zucchero di cocco, miele e oabika, un particolare concentrato di succo di cacao, prodotto con mucillagine di cacao e speziato con pepe, peperoncino e cannella. Il gelato è stato arricchito con un gel di oabika e cioccolato Oko 73%, prodotto con fave non decorticate, zucchero grezzo e burro di cacao.

 

Secondo posto per Alessandro Cesari, della gelateria Sablè di Bologna, che ha proposto alla giuria “Wild Almond”, un gelato a base di mandorla di Avola raffinata a pietra, con profumo di limone lattofermentato insaporito con sale e licheni islandesi.

 

Terzo posto per Stefano Cecconi, della gelateria Cecconi di Arezzo, che alla sua quinta presenza allo Sherbeth Festival ha portato “La Vita è bella”, un gelato alla crema di riso dolcificata con miele millefiori e aromatizzata con scorza d’arancia siciliana e pasta auto-prodotta di mandorla di Avola. La massa di riso è stata prodotta all’interno del laboratorio aretino con acqua, panna fresca, sale e liquore Strega.

 

“È stata un’emozione indescrivibile vincere lo Sherbeth per noi che abbiamo potuto portare qui in Italia la nostra idea di cioccolato – affermano Fabio Marasti, nato in Belgio da genitori romagnoli, e la moglie Laetitia Joiris. – Questo festival è conosciutissimo fra i maestri gelatieri di tutta Europa ed ancora una volta dimostra l’importanza del gelato artigianale. Siamo particolarmente contenti anche perché con questo gelato viene premiata anche una scelta ecologia. Utilizzando la mucillagine di cacao riduciamo di oltre il 40% gli scarti del prodotto”.   

 

Assegnate, come di consueto, anche le menzioni speciali. Il premio “Santo Musumeci” per la valorizzazione dei prodotti del territorio va a tre maestri gelatieri: Chiara Soffioti della gelateria “Granitiamo”, a Palmi (RC), per il gusto “Radici d’autunno”; Francesca Dassogno della gelateria “Fattoria Dassogno”, a Rogeno (LC), per il gusto “Fico di seta” e Silvia Duranti della gelateria “Qualcosa di buono”, a Moneglia (GE), per il gusto “Nocciola misto Chiavari”. La menzione speciale per l’innovazione, premio “Luca Caviezel” va al giovanissimo Pierpaolo Portogallo della gelateria “David”, a Firenze, con il gusto “A Serena”. La menzione speciale per il naming e lo storytelling va ad Alessandro Zoli della gelateria “Peace e Cream”, a Faenza (RA), con il gusto “Amlou (Da Ba Dee)”. Due i vincitori della menzione speciale per la cura dei dettagli, premio “Carlo Pozzi”, che va a Stefano Cecconi della gelateria “Cecconi” con il gusto “La Vita è bella” e Alessandro Cesari della gelateria “Sablè” con il gusto “Wild Almound”. Assegnato anche il premio al maestro gelatiere più giovane che per questa edizione di Sherbeth Festival è stato assegnato ad Alessia Palmitessa, di soli 22 anni, della gelateria “Banchini” di Parma. La menzione simpatia va all’assistente Alberto Spada.

 

 

 

TUTTI I GUSTI DI SHERBETH 2023

 

C’è stato di tutto in questa edizione di Sherbeth, dall’emozionante presenza di Alessandro Zoli, maestro gelatiere di Faenza, che ha portato a Palermo un gusto nato dopo l’alluvione, con un nome tutto particolare, “Amlou (Da ba de)”, una dedica agli Eiffel 65 per esorcizzare la paura. Ed ancora il gelato nato durante il Cammino di Santiago del bolognese Danilo Cinelli. C’è anche la storia eroica della “Latteria del Ringo”, la gelateria tutta al femminile di Martina Franca, gestita dalle quattro sorelle D’Arcangelo che hanno portato a Sherbeth il “Latte di Puglia”.

 

La riapertura al pubblico è stata, come prevedibile, un successo, con migliaia di presenze nel fine settimana.

Tra gli stand non potevano mancare i gusti classici, che si confermano anche i più apprezzati dal pubblico: la mandorla, il pistacchio, la vaniglia, la gianduia e il cioccolato ma gli avventori che hanno animato in questa tre giorni piazza Castelnuovo hanno potuto provare decine di gusti, dalla “Festa Patronale” con panna, cotta, miele e mandorla caramellata per passare al gusto “Caterina de Medici” in omaggio alla città di Firenze: tre semplicissimi ingredienti che rimandano indietro al rinascimento con latte, panna e miele.

 

Ma in tantissimi hanno apprezzato la “Stracciatella” con fave di cacao fondente ed estratto al liquore all’erba Luigia; o il “Nettuno” con fior di sale dolce di Cervia, bacca di vaniglia del Madagascar, zest di limone e croccante di mandorla. Chi ha avuto modo di assaggiare la “Crema antica” con latte, uova, zucchero, panna, bacca di vaniglia e zest di limone. Tra i gusti più particolari la “Lavanda pura” a base d’acqua con un infuso di lavanda; o ancora lo “Strudel” nella sua reinterpretazione del dolce tipico mitteleuropeo. Per i più grandi invece, tra i gusti più amati ci sono: “Il cioccolato fondente al sale di Marsala” e il “Caffè bianco con salsa di caffè”

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