Il consigliere comunale, Maurizio Mirenda, capogruppo di Noi democratici – NUOVA DC, ha presentato al presidente del Consiglio Comunale di Catania, Sebastiano Anastasi, la Mozione “Installazione rilevatori di velocità fissi – Autovelox”.
Una richiesta che parte dalla constatazione dei tanti incidenti stradali che si verificano quotidianamente in una città come Catania con tante strade a scorrimento veloce.
«È risaputo che nella nostra città sono presenti molteplici strade a scorrimento veloce, anche all’interno di alcuni quartieri popolosi – dichiara Maurizio Mirenda. – Il controllo del territorio va senza dubbio affidato alle forze dell’ordine (sia con la loro costante presenza che con l’ausilio delle telecamere disposte nei punti nevralgici della città). Tuttavia, non si possiedono le risorse umane necessarie per fronteggiare la guida spericolata e spregiudicata di alcuni automobilisti e motociclisti».
«Purtroppo – aggiunge il consigliere – assistiamo, quotidianamente, a incidenti gravi e, talvolta, mortali, a causa di una guida troppo audace, anche a seguito di alterazioni dello stato mentale per l’uso di alcool e/o sostanze stupefacenti. Sono tanti i ragazzi che vivono la movida notturna catanese e molti incidenti si verificano proprio il sabato sera, dopo una serata in discoteca o in un locale. Troppe le vite spezzate dei giovanissimi».
Una situazione drammatica che va risolta o quanto meno attenuata. Pertanto, il capogruppo di Noi democratici – NUOVA DC chiede l’installazione di autovelox in alcuni punti della nostra città:
«Si voglia impegnare l’Amministrazione comunale – sottolinea Mirenda – ad approvare l’installazione di alcuni autovelox fissi nei punti strategici della città, quindi nelle vie più a rischio, che sono state teatro di numerosi incidenti per l’alta velocità, e non solo, così da poter diventare un valido deterrente per i conducenti più spavaldi e sprezzanti delle norme del codice stradale, col tentativo di ristabilire più ordine e sicurezza sulle nostre strade».
«Ovviamente – continua – oltre che alle arterie che circondano Catania, questi rilevatori di velocità andrebbero posizionati, in pianta stabile, ad un lato della carreggiata, su quelle strade che si trovano all’interno nel nostro tessuto urbano, dove, in qualsiasi ora del giorno e della notte, si vedono sfrecciare auto e moto a tutta velocità, dove l’indisciplina regna sovrana e dove è difficile attuare degli interventi radicali».
Il consigliere lancia un appello anche alle scuole: «qui, infatti, entra in gioco la mentalità e la cultura che non agevolano un lavoro di educazione civica, che deve partire dalle scuole e deve arrivare fino alle famiglie».
Catania, inoltre, non sarebbe la prima città siciliana ad utilizzare gli autovelox: «a Palermo questo esperimento ha dato i suoi benefici, anche sotto il profilo economico. Anche se, il motivo principale, non è far cassa, bensì rendere più sicura la nostra città e cercare di educare i nostri giovani ad una condotta più scrupolosa e rispettosa delle regole di vita e del codice civile».
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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