Siracusa non è una città inclusiva, nonostante gli interventi dell’Amministrazione comunale. A questa conclusione è arrivato il movimento “Civico 4” dopo un lungo sopralluogo effettuato nella giornata di sabato in viale Tisia, insieme con amici non vedenti. Il leader del movimento, Michele Mangiafico, ha percorso insieme con Francesco Viola, Amel Mokni e Alessandro Calabrò il marciapiede dal civico 13 al 51 di viale Tisia, e trasmesso tutto in diretta via social.

Di questo tema si è occupato svariate volte “Civico 4”, ma: “L’Amministrazione comunale di Siracusa – dice Mangiafico – non ha ancora dotato la città del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, obbligatorio per legge. Non lo ha fatto nonostante un preciso indirizzo del Consiglio comunale e il relativo stanziamento di bilancio (Delibera di Consiglio comunale n. 131 della seduta del 28/08/2019, capitolo 27583.2, frutto dell’emendamento 1163 64.5), distratto per altre cose, di maggior interesse da parte dell’Amministrazione comunale.”

Il movimento ricorda che esiste l’obbligo, sancito dalla legge 104 del 5 febbraio 1992 all’articolo 24, comma 9, per i comuni di eliminare le barriere architettoniche. Nonostante un chiaro mandato e un finanziamento deliberato dal Consiglio comunale, l’Amministrazione cittadina, al momento, risulta inadempiente a questo importante obbligo.

Con Francesco, Amel e Alessandro abbiamo affrontato il “percorso tattile” del viale Tisia. “Ci preme – ancora Mangiafico – evidenziare la necessità di indicare lungo il percorso i negozi che si trovano a sinistra e a destra della striscia realizzata per le persone con disabilità, l’utilità di una continuità del percorso anche lungo le strisce pedonali anche perché ingressi e uscite dai marciapiedi sono alle volte disallineati, l’urgenza di rimuovere alcuni ostacoli lungo il percorso tattile, tra tutti il più significativo è il palo incontrato all’incrocio con via Damone, e l’opportunità di iniziare un percorso di digitalizzazione che guardi a modelli più virtuosi come quelli di Bologna o Trieste dove sono state messe in campo delle applicazioni molto utili sul piano della info-mobilità.”

L’assenza del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), conclude Civico 4, contribuisce a rendere le iniziative attuali frammentate, prive di una visione d’insieme e accentua la disparità tra le diverse zone della città, alcune delle quali risultano completamente inaccessibili per le persone con disabilità. Per affrontare questa situazione, il movimento pianificherà un prossimo incontro per sensibilizzare sulla problematica dell’inaccessibilità urbana e delineare le azioni necessarie per rendere Siracusa più inclusiva.


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