Un rimpasto in Giunta annunciato da tempo solo per occupare poltrone e sistemare equilibri in Consiglio, il tutto lontano dalle esigenze dei cittadini che così verrebbero traditi rispetto alle promesse elettorali. Così tuona Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4, parlando dei partiti che a breve entreranno a far parte del Governo cittadino.

“Fermo restando che i cittadini pensano che ci siano problemi molto più importanti che cambiare gli assessori, per Francesco Italia è più importante aumentare il numero di consiglieri comunali che voteranno il suo bilancio, offrendo in cambio degli assessorati. – dichiara Mangiafico – Lui stesso il 29 febbraio ha parlato esplicitamente dell’ingresso in Giunta di due assessori del Movimento per l’autonomia, che dieci mesi fa sottoscriveva e sosteneva il programma di Ferdinando Messina e uno in più per il nuovo partito a cui ha aderito Edy Bandiera, che dieci mesi fa proponeva un suo programma”

“L’occasione è stata stimolante per me- continua Mangiafico – perché mi ha portato a rileggere un pezzo di storia cittadina di tanti anni fa. Anche nel 1965 la Democrazia Cristiana ebbe l’esigenza di aprire la Giunta Municipale al Partito Socialista e ci fu per settimane un grande dibattito. Le “poltrone”, infatti, erano un mezzo, peraltro non remunerato, per raggiungere gli obiettivi politici promossi in campagna elettorale. Il Partito Socialista voleva realizzare il Piano di Fabbricazione, istituire i quartieri, tutelare Ortigia, introdurre nuove regole di pianificazione del territorio tant’è che chiese e ottenne l’assessorato all’Urbanistica.”

Ma adesso torniamo al 2023, e alle scorse elezioni. “Bandiera – ricostruisce Mangiafico – candidato a sindaco prometteva di risolvere il problema delle buche in città, di ridurre drasticamente le piste ciclabili e potenziare il turismo religioso”.

Ma “che fine hanno fatto questi obiettivi? – si chiede il leader del movimento – Sono spariti, dopo aver raggiungo la poltrona, e cioè il ballottaggio, la sedia di vicesindaco e l’adesione a Sud chiama Nord.”

Italia in tema di rimpasto ha parlato di un altro simbolo, e cioè Mpa che alle scorse elezioni correva con Ferdinando Messina.

Mpa sosteneva il programma di Messina che “comprendeva, tra l’altro, la riqualificazione dell’ex Feudo Santa Lucia e il collegamento tra Oritigia e Punta del Pero e la realizzazione degli asili nido nella zona balneare”, dice Mangiafico.

Alla luce di quanto ricostruito, Mangiafico interroga il sindaco Italia sul senso del vicino rimpasto in Giunta.

“Nel dibattito di queste due settimane non si è sentito da parte di Mpa parlare di programma. – spiega Mangiafico riferendosi a una possibile, ma irrealizzabile, fusione dei programmi elettorali che avrebbe potuto precedere il rimpasto – Questi obiettivi diventeranno il mezzo per ottenere il fino ultimo, e cioè la poltrona? Se a Italia servono più numeri in Consiglio comunale, ma il programma rimane uguale, allora Sud chiama Nord e Mpa avrebbero utilizzato gli obiettivi per raggiungere la poltrona. – conclude – Quindi, quali sono i reali obiettivi di questo rimpasto?”


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