C’è anche il sì della Ugl Metalmeccanici sul nuovo contratto integrativo nazionale triennale per i dipendenti della STMicroelectronics, che è stato siglato nelle scorse ore ad Agrate Brianza a conclusione di un braccio di ferro tra azienda e sindacati durato più di 8 mesi. “E’ stata una trattativa estenuante ed in alcuni momenti anche spigolosa, ripartita sulla scia del successo dello sciopero che si è tenuto in tutte le sedi italiane e nei turni di lavoro tra il 29 settembre e l’1 ottobre. Alla fine della lunga negoziazione, in quella che noi della Ugl Metalmeccanici riteniamo essere stata concepita una buona base di intesa, viene accolta la gran parte delle nostre rivendicazioni che soprattutto porteranno più soldi nelle tasche di tutti i lavoratori – afferma Angelo Mazzeo, vice segretario nazionale con delega alla microelettronica, che ha partecipato alla contrattazione con il vice segretario provinciale di UglM a Catania Luigi Arancio. Se pensiamo che all’aumento consolidato del 3% del salario, accordato in pieno periodo pandemico, per i prossimi tre anni si aggiungerà un altro 6% oltre a 700 euro annui di flexible benefit, possiamo considerarci abbastanza soddisfatti. Senza contare che a questo si somma un sostanzioso incremento del premio di produzione che va dagli attuali 3.000 euro fino alla concorrenza di 5.500 euro annui, somma che verrà raggiunta nel 2025. Eravamo partiti da una marcata resistenza da parte dell’azienda, principalmente per quanto riguardava il tema della premialità, ma l’aver tenuto la barra dritta ci ha consentito di portare a casa il risultato di una maggiore ricaduta economica per i lavoratori, rispetto a quella proposta inizialmente da STM Italia. Questo significa che lo sciopero anche da noi voluto ha prodotto i frutti da noi auspicati, più di tanti altri scioperi che da anni vengono periodicamente indetti (specialmente nello stabilimento di Catania) provando ad illudere chi lavora e non riuscire neanche a raccogliere un minimo straccio di risultato. Al contrario noi, come Ugl Metalmeccanici, sin dall’avvio delle attività di contrattazione sindacale, alla pretestuosa e sterile opera di controcanto abbiamo preferito quella del dialogo serrato, forse talvolta anche duro e franco, dell’incrociare le braccia quando è stato necessario, arrivando ad incassare un testo che porta diversi benefici e prospettive per i lavoratori e per il lavoro. Non bisogna dimenticare, infatti, anche l’ok alla flessibilità oraria per i dipendenti turnisti con maggiore anzianità di servizio e per coloro che operano sui 14 turni che hanno bisogno di un miglioramento delle condizioni di conciliazione vita – lavoro. In più – aggiunge Mazzeo – ci saranno migliorie sui servizi di “welfare aziendale” e, finalmente, ci sarà anche il bacino dei “Summer job” storici come abbiamo sempre auspicato. Da questo elenco si potrà attingere per assumere le unità che andranno a rafforzare i siti, come ad esempio Catania, dove sono previsti e confermati diversi investimenti importanti. Su questo punto di vista noi di UglM, anche alla luce dei continui record di fatturato (già prevista una crescita del 7% nel 2023 per STMicroelectronics) e dando ormai da mesi per acquisiti i 700 posti di lavoro ai piedi dell’Etna, guardiamo oltre. Abbiamo fiducia nell’azienda e questo lo abbiamo dimostrato accordandoci sul contratto di secondo livello, perché nutriamo la concreta speranza di una ricaduta sempre più consistente di economie ed investimenti in tutta Italia ed anche a Catania laddove (una volta conclusi i lavori di implementazione dell’impianto WSic) auspichiamo di vedere presto sorgere nel nuovo terreno acquisito la fabbrica per la realizzazione di silicio a 12 pollici – conclude il vice segretario nazionale della Ugl Metalmeccanici.” 

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