È stato avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il procedimento autorizzativo per il nuovo collegamento a 380 kV tra le stazioni elettriche di Caracoli e Ciminna, in provincia di Palermo. L’opera rientra nel Piano di Sviluppo 2025-2034 promosso da Terna e comporta un investimento totale stimato in circa 145 milioni di euro.

Il progetto prevede la costruzione di un elettrodotto misto aereo-cavo lungo circa 60 km, che collegherà le stazioni esistenti di Caracoli (Termini Imerese) e Ciminna. 

Nello specifico, il collegamento partirà in cavo interrato dalla stazione di Caracoli e si estenderà per circa 20 km fino alla nuova infrastruttura di transizione nel comune di Termini Imerese. Da lì, proseguirà in linea aerea per altri 40 km fino a Ciminna, dove è previsto anche l’adeguamento della stazione elettrica.

Un collegamento strategico per integrare rinnovabili e rafforzare la rete siciliana

L’opera collegherà due elementi chiave della rete: l’elettrodotto Chiaramonte Gulfi – Ciminna, attualmente in fase di progettazione esecutiva, e il ramo est del Tyrrhenian Link, già in fase di realizzazione. Questo collegamento incrementerà la capacità di trasporto dell’energia elettrica tra la Sicilia Occidentale e Orientale, migliorando l’affidabilità e la sicurezza della rete.

L’intervento ha l’obiettivo di favorire l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili, supportare il pieno sfruttamento del Tyrrhenian Link e migliorare l’efficienza del parco di generazione. Ciò contribuirà a rendere più efficace il funzionamento dei mercati energetici, con benefici tangibili per gli utenti finali.

Con un totale di 3,5 miliardi di euro destinati alla Sicilia dal Piano di Sviluppo 2025-2034, la regione si conferma la prima in Italia per risorse allocate da Terna per il potenziamento della rete elettrica.

Terna ha pubblicato l’avviso contenente l’elenco delle particelle catastali potenzialmente interessate dall’opera. Le aree coinvolgono i territori dei comuni di Termini Imerese, Sciara, Caccamo, Roccapalumba, Vicari, Campofelice di Fitalia, Mezzojuso e Ciminna. I cittadini, in particolare i proprietari delle particelle interessate, possono consultare la documentazione progettuale presso gli uffici del Ministero, della Regione Siciliana e dei Comuni coinvolti, e presentare eventuali osservazioni scritte entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso.



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