Al Doric Eco Boutique Resort & Spa, in una magica serata di mezza estate, si è snodato un ideale viaggio culinario con lo chef stellato Nino Ferreri, arricchito da uno storytelling dei prodotti e della cultura del territorio d’origine. Un percorso culinario all’insegna di alta tecnica e creatività che si è concretizzata in una proposta altamente innovativa, in occasione del Bio in Sicily 2024 che racconta le eccellenze del territorio.

La cena, coordinata dallo chef stellato Nino Ferreri patron del ristorante “Limu” a Bagheria, a cui hanno collaborato lo chef agrigentino Mario Ciulla, patron di”Granofino” e la brigata del ristorante “Ambrosia” all’interno del Doric Eco Boutique Resort & Spa, si è rivelata un momento di confronto, di scambio e di collaborazione tra 3 chef, depositari di stili diversi che però si incontrano, creando un menù comune, trovando un punto di contatto nella valorizzazione dei prodotti del territorio. Una ricerca di nuovi abbinamenti di sapori, che hanno generato qualcosa di nuovo e unico.

Il Doric Eco Boutique Resort & Spa dieci camere superior con piscina all’interno, sei villette di cui cinque con la piscina privata e una con la jacuzzi, una queen panoramic con bagno turco, doccia emozionale e jacuzzi e sette nuovissime junior suite con vasca idromassaggio con vista sul Tempio di Giunone. Ciò che rende davvero esclusivo il Doric sono sicuramente le camere definite in ogni piccolo dettaglio dove gli ospiti sono equipaggiati con tutti i generi di comfort e le piscine private che la sera possono essere illuminate con diverse totalità di colori e durante il periodo invernale possono essere riscaldate. La struttura ha, inoltre, una piscina panoramica concepita essenzialmente come zona di relax con il bar incorporato che permette di sorseggiare un cocktail o un caffè o una granita anche seduti nell’acqua e una Spa Panoramica, con sauna finlandese panoramica, la piscina con sedute idro panoramiche, il bagno turco, la doccia emozionale che completa il percorso con la stanza del freddo. Presente infine anche una palestra, sempre panoramica, con una sala gym con tapis roulant e attrezzi ginnici di ultima generazione. Un hotel, tra l’altro, circondato dalla natura, con uliveti, mandorleti e pistacchieti, a cui sono stati impiantati anche dei vigneti che può contare su un panorama meraviglioso che dà sulla Valle dei Templi.

Tra i presenti alla cena di gala il patron della struttura Enzo Agrò: “Quando ho pensato alla struttura avevo le idee chiare per realizzare un resort davvero esclusivo che punta sul lusso ma anche sulla sostenibilità, visto che può contare su modernissimi impianti fotovoltaici ed è totalmente plastic free, dai pregiati set di articoli da bagno alle bottiglie sia al bar che al ristorante rigorosamente in vetro. Queste le ragioni per cui siamo orgogliosi e soddisfatti che una manifestazione come Bio in Sicily quest’anno faccia tappa al Doric Eco Boutique Resort & Spa”.

Il sindaco di Agrigento Francesco Miccicchè, presente all’evento, si è pronunciato sulla designazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura nel 2025: “È stato un risultato importante a cui la città si sta preparando con grande senso di responsabilità, per un’occasione che proietta la Città dei Templi all’attenzione del circuito internazionale del turismo e della cultura, offrendo al contempo una grande opportunità di crescita per il tessuto agroalimentare di elevata qualità che opera nella provincia agrigentina”.

È intervenuto alla serata anche Antonio Fricano, presidente di A.P.O. Sicilia “Bio in Sicily ha l’ambizione – ha dichiarato Fricano – di diventare il primo evento di carattere regionale sulla biodiversità, mettendo insieme le risorse del pubblico e le competenze del privato per valorizzare e dare una nuova visione al territorio siciliano”.

Ad occuparsi dell’entree è stato lo chef Mario Ciulla del ristorante Granofino Agrigento, che ha preparato un Cialdone Salato, una cialda di pane croccante con mousse di ficu di capra girgentana con polvere di olive nere, nocciole tostate e marmellata di arancia amara. A seguire un Mini Bun con panella all’aglio di Nubia, rosmarino, sesamo nero e bottarga . Un’entree dove la tradizione incontra l’esaltazione dei prodotti tipici del territorio, d’impronta stagionale.

La cena è stata pensata e ideata dallo chef Nino Ferreri 1 stella Michelin, giovane chef , che tra le conducenti esperienze professionali può vantare il ruolo di Executive in un noto hotel ristorante ad Agrigento. L’esperienza agrigentina gli ha fatto maturare l’idea di aprire un proprio ristorante. Il sogno si avvera il 15 settembre 2021, quando diventa patron-chef di Limu a Bagheria, che trova dimora a Torre Ferrante, l’antico torrione di guardia del 1565, trasformata in un locale moderno ed elegante nel cuore di Bagheria: “Città delle ville, della cultura e del gusto”. A distanza di un anno dall’apertura viene riconosciuta la stella Michelin a Limu che in arabo-persiano significa limone.

Tornando alla cena firmata da Ferreri l’antipasto è stato denominato Dominazione Fenicia, un’insalatina di murici, maionese di cozze, spuma di patata al limone verdello e tonalità di porpora. Una pietanza che richiama il sapore e il gusto sapido del mare, dalla ricchezza cromatica e dalla complessità della preparazione, rilascia una sensazione gradevole al palato.

Di seguito gli altri piatti proposti ai commensali

Gettoni di parmigiana e capra girgentana, con gettoni di pasta fresca in farcia di parmigiana, robiola di capra e acqua di pomodoro. Un piatto con un’ armonia avvolgente, che conquista il palato e soddisfa pure l’olfatto.

Ricordo di una scampagnata: crepinette di maialino nero dei nebrodi, sentori di brace, cipolla fondente e jus all’acciuga. Metodologia francese per la crepinette avvolta da retina di maiale Una pietanza che denota equilibrio gustativo e una grande tecnica applicata alla ricerca dei migliori ingredienti da parte dello Chef Nino Ferreri.

Cucuzza ghiacciata sorbetto di cucuzza sale e limone verdello della Conca d’Oro: un gelato che esalta le migliori espressioni della stagionalità siciliana che sorprende e lascia al palato una fresca sensazione.

Per concludere il dessert a cura della brigata del ristorante Ambrosia del Doric Eco Boutique Resort & Spa composta da Alejandra, Giuseppa e Giuseppe che, in questi anni, hanno fatto crescere il livello della cucina, tutto sotto la supervisione di Enzo Agrò, il quale, da architetto, definisce la cucina come qualcosa di ancora più bello dell’architettura perché in cucina sono coinvolti sensi come il gusto, il sapore e l’odore, che in architettura non esistono a rappresentare. Tra i dolci proposti il Talamone Dorico, che raffigura la famosa statua presente alla Valle dei Templi, una doppia consistenza di pistacchio DOP di Raffadali, croccante alle mandorle, riduzione al mandarino tardivo e ricotta.

I vini degustati sono stati realizzati dai produttori della Strada del vino e dei sapori della Valle dei Templi.

Luogo: Doric Eco Boutique Resort , AGRIGENTO, AGRIGENTO, SICILIA

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