E’ morto stasera l’avvocato Giuseppe Antonio Bonanno, 53 anni, di Barrafranca, colpito da tre proiettili sparati da una pistola a Pietraperzia (Enna) mentre stava aprendo il cancello di casa dei suoceri.

E’ deceduto nell’ospedale Sant’Elia a Caltanissetta, dove ieri era stato operato per oltre 6 ore. Bonanno è stato colpito a un rene e al fegato. Gli aggressori hanno sparato alle spalle, da una distanza ravvicinata con una pistola calibro 9 da un auto in corsa.

Neanche la moglie, che era con lui, è riuscita a vedere nulla. Indagano i carabinieri che seguono più piste. Bonanno negli ultimi tempi aveva acquistato parecchi terreni, alcuni da aste giudiziarie, per incrementare l’azienda agricola, di proprietà della moglie.

Il legale, hanno ricostruito gli investigatori che stanno seguendo varie piste per fare luce sul delitto, si occupava anche di esecuzioni immobiliari, di pignoramenti, di espropriazioni forzate. E partecipava alle aste fallimentari.

Negli ultimi tempi, aveva portato a termine affari in proprio acquistando diversi terreni. I sicari, come ha raccontato la moglie agli inquirenti, sarebbero arrivati a bordo di una piccola utilitaria a Pietraperzia davanti alla villetta di campagna della suocera, e hanno fatto fuoco su Bonanno quando è uscito dall’automobile per aprire il cancello.

Poi sono fuggiti senza sparare il colpo di grazia. Già dieci anni fa, l’ avvocato era stato bersaglio di un’intimidazione, quando qualcuno aveva sparato colpi di fucile a pallettoni contro il suo studio legale.

Negli ultimi giorni tra Pietraperzia e Barrafranca sono avvenuti altri casi simili. Prima gli spari contro l’auto dell’ex comandante della caserma dei carabinieri di Pietraperzia, poi il fuoco appiccato al portone di casa del giovane sindaco del Movimento cinque stelle Antonio Bevilacqua e, circa dieci giorni fa, ancora spari contro il portone di casa di un altro carabiniere in servizio a Pietraperzia.

Da ieri sono stati intensificati i controlli di polizia a Barrafranca e Pietraperzia. La decisone è stata presa in una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia convocata dal prefetto di Enna Maria Rita Leonardi.