Ci sarebbe un gruppo di catanesi dietro i furti di sportelli bancomat in alcuni ospedali della provincia di Enna.

Otto persone sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di avere messo a segno un colpo allo sportello della Bnl installato al Branciforti-Capra di Leonforte e del tentato furto di un altro impianto all’ospedale Basilotta di Nicosia.

Secondo gli inquirenti la banda sarebbe composta da catanesi del quartiere Librino e da un basista di Nicosia che manteneva un rapporto con alcuni degli indagati per  prestare il proprio supporto logistico.

Al telefono il gruppo parlava in codice, così i “raid” notturni diventavano partite di calcetto dove la squadra avversaria era quella “formata” dalle forze dell’ordine. Infatti, se nel corso dei sopralluoghi constatavano la presenza di polizia, rimandavano il colpo dicendo che per quella serata “l’altra squadra era più forte” oppure, per spiegare lo stesso concetto parlavano di meteo:  “sta piovendo forte” o “c’è caldo”.

Dalle ricostruzioni degli investigatori è emerso che lo scorso 30 settembre il gruppo avrebbe tentato il furto dell’apparato bancomat della Bnl dell’Ospedale “Basilotta” di Nicosia, ma entrò in funzione il congegno di sicurezza che ha rese inutilizzabili le banconote macchiandole con l’inchiostro.

Risale al 7 ottobre, invece, il colpo all’atm del Branciforti-Capra in cui erano custoditi circa 18mila euro.

Le ordinanze di custodia cautelare, richieste dal sostituto procuratore Francesco Augusto Rio ed emessa dal Gip Vittorio Giuseppe La Placa, sono state notificate dalla squadra mobile di Enna in collaborazione con quella di Catania e dagli agenti del commissariato di Nicosia.

foto archivio

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