Del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) , della clausola di salvaguardia, delle opportunità e delle modalità di adesione si parlerà domani nel corso di un incontro che, organizzato dall’AnciSicilia, si svolgerà, a partire dalle 10.30, al Palagiovani di Barrafranca (Enna).
Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è un sistema di accoglienza che, attivo in tutta la Penisola parallelamente alle politiche migratorie, vede impegnata la rete degli enti locali in progetti di “accoglienza integrata”sul territorio.
Per attivare il sistema, gli enti locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal ministero dell’Interno attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
Con questo strumento, vengono assegnati contributi in favore degli enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.
Lo scorso novembre, in seguito ad un’intesa tra Anci e Ministero dell’Interno, è stata emanata una direttiva sulle “Regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e dei rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Sprar”, con la quale viene prevista una “clausola di salvaguardia” che rende esenti i comuni che appartengono alla rete Sprar, (o che intendano aderirvi), dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza.
Si tratta, di fatto, di un principio che rimette la governance in mano al sindaco, che può quindi tornare a decidere, assieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio.
Ai lavori prenderanno parte, tra gli altri, il segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, e Daniela di Capua, direttrice del Servizio centrale dello Sprar.