ieri il sopralluogo dell'assessore falcone che torna a puntare il dito contro l'anas

Lavori a rilento sulla statale 117 Nord/Sud, il senatore Gasparri presenta interrogazione al ministero

“Ho presentato una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture per sollecitare un suo intervento nei confronti di Anas per il rispetto dei tempi di consegna del lotto B4b della Statale 117 Nord-Sud, in provincia di Enna”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

“Si tratta, – prosegue Gasparri – come ha sottolineato l’assessore della Regione Siciliana, Marco Falcone, che ha messo in evidenza le pesanti ripercussioni che i ritardi comportano per l’economia di un comprensorio montano già fortemente penalizzato, di una infrastruttura fondamentale per il territorio interessato dal suo passaggio. Purtroppo, pur essendo stato completato, il lotto resta chiuso al traffico per ritardi sui collaudi e altri adempimenti burocratici”.

“Ritardi che, inevitabilmente, – aggiunge il senatore – rischiano di ripercuotersi sul completamento degli altri lotti, ingenerando ulteriori ingiustificati rallentamenti. Soprattutto se pensiamo che si tratta di un’opera finanziata nel 2007, appaltata nel 2011, che solo oggi, grazie all’attenta vigilanza della Regione, potrebbe finalmente avviarsi verso l’auspicato completamento”.

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Sulla lentezza dei lavori riguardanti la statale, e l’importanza del suo completamento, due giorni fa, era intervenuto con una nota l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, annunciando un sopralluogo che si è svolto ieri insieme ai sindaci del territorio interessati dalla riapertura della importante arteria stradale, imprese, sindacati e mondo dell’associazionismo.

“Il Governo Musumeci e i siciliani – aveva dichiarato Falcone – dicono basta alle giustificazioni dell’ingiustificabile, cioè i ritardi e le inefficienze di Anas“.

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E ancora: “Adesso è davvero giunta l’ora di consegnarlo, (in merito al lotto di statale già finito, ndr), a un territorio che non può più aspettare i tempi infiniti della burocrazia. Un’azione chiara, fortemente voluta dai cittadini, dalle amministrazioni, da imprese e associazioni, per dire basta all’Italia dei cantieri a due velocità e reclamare, nei confronti di Anas, l’attenzione e il rispetto che la Sicilia merita”.

L’assessore era stato già sul posto a fine gennaio ed in quell’occasione aveva promesso una riapertura a marzo. Obiettivo non raggiunto vista l’emergenza sanitaria ancora in corso e la conseguente chiusura dei cantieri.

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