Se c’è una certezza questa è che cucina, piacere e amore siano tre parole indissolubilmente legate. Lo sa bene Carmelo Chiaramonte, “il cuciniere errante”, che a questa triade ha dedicato, nel corso della sua lunga ed affascinante carriera, tanti racconti, ricette, ricordi e riflessioni che adesso ha deciso di “mettere in scena”.
Il palcoscenico è quello del Teatro Stabile di Catania ed il giorno prescelto, il 14 febbraio –San Valentino- è quello più indicato per festeggiare l’amore.
In questa occasione l’Associazione culturale Isola Quassùd presenterà allo Stabile La Cucina dell’Amore, una vera e propria lezione di cucina a teatro. Due ore di affabulazione teorica e pratica, che si dipaneranno – dialogando con 30 testi densi di racconti e storie – dalla cucina dell’innamoramento, quella dei piatti “d’amorosi sensi”, fino ai rimedi afrodisiaci e agli stimoli gastronomici per la coppia in crisi, parcheggiata oramai sul divano, davanti ad una pizza triste.
«Se la pastasciutta è il piatto più diffuso in Italia- dice Chiaramonte- è altrettanto vero che in cucina ci vuole amore e passione. Noi italiani siamo gli unici europei che amano parlare di cibo a tavola, mentre ancora stiamo mangiando. A tavola dimostriamo fuoco sacro, passione, gentilezza, tatto, compassione, senso del possesso, cura e persino pietà. Ad ogni inclinazione dei nostri sentimenti corrispondono modi di accudire e quindi di cucinare: per gli ammalati, per rallegrare gli amici tristi, per i parenti in lutto, per i propri figli avidi di focacce, per i viandanti indigenti e per i professionisti stressati da 9 ore di ufficio. Poi c’è l’erotismo, gli afrodisiaci, la voluttà. In tanti credono che il cibo porti a letto ma è la cucina, cioè lo spazio di cottura, ad avere il privilegio di essere un luogo duplice: dove ci si cuoce e ci si abbandona all’amore. In camera da letto non ci sono fornelli».
Il cuciniere errante squaderna, così, la matassa delle sue riflessioni, dialogando con il pubblico e muovendosi tra un tavolo da cucina, due fornelli e i 30 libri che invitano esplicitamente ad approfondire ciò che, diversamente, si può apprendere da molti racconti popolari in giro per l’Italia, ma non solo: con lui ci saranno diversi ospiti, tra cui Rita Botto e la Banda di Avola, con due camei musicali bellissimi.
Questi i temi della “lezione” : Chimica del piacere e ossitocina, Il peccato originale, Adolescenza e appetito da bulldozer, L’amore in casa e la cucina contro l’amore, Il banchetto di consolazione funebre, Food sexy toys, Afrodisiaci e falsi eccitanti, Deodorante o Profumo?, I mangiatori solitari e la solitudine del frigorifero.
Il monologo, composto sulla scia delle performances che hanno già visto spesso Chiaramonte protagonista delle Lezioni di Cucina all’Auditorium Parco della Musica di Roma, diventa naturalmente anche una conversazione intorno al Mediterraneo, tra ricette raccontate e immagini che mostrano quanto siamo circondati da forme di gastronomia voluttuosa, che prenderanno forma nel cooking show del cuoco sul palco.
I biglietti dello spettacolo sono acquistabili on line su ticket one.
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