Nel 2024 il 53% degli immobili certificati rientra nelle classi F e G, ma si registra un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. I dati SIAPE evidenziano forti disparità territoriali tra le province siciliane.
L’efficienza energetica del patrimonio edilizio siciliano resta una sfida aperta. Secondo un’elaborazione di SAIE – La Fiera delle Costruzioni su dati SIAPE (Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica sviluppato da ENEA), nel 2024 il 53% degli edifici residenziali siciliani per cui è stato richiesto l’attestato di prestazione energetica rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre solo il 9% si posizionava nelle classi A.
Un patrimonio edilizio da riqualificare
Dal 2015, anno di attivazione del sistema SIAPE, sono stati richiesti più di 276mila certificati APE in Sicilia, di cui oltre 88mila solo nel 2024, registrando un incremento del 7% rispetto al 2023. Se da un lato la percentuale di edifici nelle classi peggiori (F e G) è scesa dal 55% del 2023 al 53% del 2024, dall’altro crescono gli immobili appartenenti alla classe A (sommando A4, A3, A2 e A1), che passano dall’8% del 2023 al 9% del 2024.
Le disparità tra le province
L’analisi territoriale evidenzia significative differenze tra le province siciliane. Nel 2024, il maggior numero di APE di classe F e G si riscontra a Enna (69%) e Agrigento (63,4%), seguite da Trapani (56%), Caltanissetta (56,9%), Palermo (55,3%), Catania (52,1%), Siracusa (50,1%), Ragusa (47,1%) e Messina (46%).
Sul fronte opposto, guardando alla somma delle classi A, le province più virtuose risultano essere Ragusa (15,2%) e Caltanissetta (14,7%), seguite da Siracusa (12,2%), Trapani (9,1%), Messina (8,8%), Catania (8,2%), Palermo (6,8%), Enna (6,4%) e Agrigento (5,4%).
La sfida della Direttiva Casa Green
Ridurre i consumi energetici degli edifici, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita sono gli obiettivi principali della Direttiva Casa a Green. L’Italia avrebbe già raggiunto una riduzione del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030, un risultato ottenuto soprattutto grazie agli interventi di efficientamento spinti dal Superbonus.
“L’investimento nell’efficientamento energetico resta fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei entro il 2030. Il nostro Paese ha già fatto passi avanti significativi, ma rimane ancora molto da fare per ridurre consumi ed emissioni e migliorare la qualità della vita. SAIE Bari 2025 rappresenta un’opportunità unica per promuovere competenze tecniche e diffondere soluzioni innovative nel settore delle costruzioni – ha affermato Michele Ottomanelli, Direttore tecnico di SAIE. Iniziative come la Masterclass ENEA e la Piazza Efficientamento Energetico offrono un importante momento di confronto e collaborazione tra professionisti, imprese e istituzioni, accelerando così la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale. Grazie a questi strumenti, possiamo costruire insieme un futuro più sostenibile, avvicinandoci concretamente all’obiettivo della neutralità carbonica e migliorando il modo di abitare e costruire.”






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