Il capo politico del Movimento 5 Stelle a Messina nel suo tour elettorale siciliano. Dopo aver dichiarato la propria vicinanza alle vittime delle Marche “per una tragedia che ci ricorda che dobbiamo contrastare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico”, Giuseppe Conte è stato avvicinato dai giornalisti. “Gli impegni per la Sicilia per l’operazione Sud, una offerta di governo per la regione per dare una svolta a tutti i campo, da turismo, all’agricoltura” e un obiettivo: “scacciare la malasanità”. Questi alcuni dei temi toccati.

Scacciamo la mala politica in sanità

“Mettiamo a disposizione dei cittadini siciliani un’offerta, una proposta di governo della regione per dare una svolta un tutti i campi”, ha detto Conte a piazza Cairoli a Messina -. Potenziamento sia nel campo della valorizzazione del turismo, sia delle attività agricole che sono una risorsa incredibile per questo territorio, sia della Sanità scacciando via la mala politica dal settore. Insomma un pacchetto per un governo di svolta per quanto riguarda questa regione”.

Cambiamenti climatici vanno contrastati

“Siamo in Sicilia ma siamo vicini assolutamente a tutti i familiari delle vittime delle Marche e alle comunità locali per questa tragedia che ancora una volta ci dice che dobbiamo contrastare i cambiamenti climatici e che dobbiamo sistemare il nostro territorio perché il dissesto idrogeologico diventa un rischio per l’incolumità nostra e delle nostre famiglie e dei nostri figli”. Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque stelle, a Messina per una convention elettorale. “Siamo – ha aggiunto – tutti vicino a loro e il M5S è disponibile a qualsiasi cosa per stare vicino ai soccorsi, alle comunità ai sindaci e alle amministrazioni locali e ovviamente supporterà tutte le iniziative del Governo che andranno in questa direzione”.

Conte, gente che ha poco non va toccata

“Noi abbiamo alzato la soglia dell’impignorabilità – ha sottolineato l’ex premier -, e oggi chi prende meno di mille euro non viene mai aggredito economicamente, neppure del quinto dello stipendio. Perché la gente che ha poco non va toccata. Ma questa notizia non l’avete trovata scritta sui giornali o in tv”. “Sale da 700 a 1.000 euro – prosegue Conte – il ”minimo vitale” sotto il quale non si possono pignorare le pensioni. Lo prevede un emendamento del M5S, a prima firma della senatrice Agnese Gallicchio, al dl Aiuti bis che introduce ‘modifiche al limite d’impignorabilità delle pensioni”.

Contro di noi disegno cinico del Pd

Conte si è soffermato anche ai dissidi col Pd. “Non reagiamo per un calcolo politico o per orgoglio, ma con questi vertici del Pd c’è poco da lavorare insieme. Visto che si sono rivelati completamente inaffidabili e scorretti nell’attribuirci responsabilità e colpe quando invece dietro c’è un disegno molto chiaro , cinico e opportunista di emarginare il M5S di dividersi il consenso elettorale residuo. Per far questo, per ricostruire nuove alleanze che sono poi fallite, sono state sottoscritte e poi stracciate con Calenda, Di Maio, Tabacci, con chiunque meno che col M5S”. “Ne prendiamo atto – prosegue – e andiamo orgogliosamente da soli al voto,  più forti di prima c’è un rinnovato interesse e siamo molto ottimisti”.

Trend in risalita ma non ci esaltiamo

Il leader del M5S si è anche sbottonato su alcuni sondaggi che danno il partito pentastelato in risalita. “È ovvio che non ci siamo disperati quando tutti ci davano in picchiata e non ci esaltiamo adesso che ci segnalano un trend in risalita: a noi interessa il voto del 25 settembre, il voto concreto nelle cabine elettorali quindi manteniamo i piedi per terra. Però non possiamo non constatare un rinnovato interesse, un grande entusiasmo da parte dei cittadini che sanno se stare o meno dalla parte giusta”.  Conte insieme al candidato presidente della Regione per
il M5s Nuccio Di Paola ha preso un caffè al bar Irrera, ha poi ha incontrato i candidati del M5s, ha fatto dei selfie con le persone e poi ha parlato con i cittadini prima di andare a Reggio Calabria.

Di Paola: “Non lasciamo la Sicilia ad un imputato”

“Siamo 4 punti da Schifani, forza non possiamo dare la Sicilia ad un imputato. Il 25 settembre dobbiamo liberarla  da chi l’ha ridotta in macerie. Abbiamo grandi progetti per i giovani, per il turismo,  per la sanità, che una volta per tutte deve essere tolta alle mani della politica. Non credete alla false promesse di chi dice di avere le ricette per tutto ma che quando era al governo non ha fatto una sola cosa per la Sicilia, tranne farsi bocciare 32 progetti su 32 del Pnrr, facendo perdere alla Sicilia grandi opportunità e una barca di soldi. De Luca? Si spaccia per il  nuovo ma ha supportato Musumeci, non lo dimenticate. É  solo la copia sbiaditissima del peggiore Crocetta”.

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