Una foto-denuncia scattata da un turista che l’ha poi pubblicata su Facebook e scoppia la polemica a Lipari, la più grande delle isole Eolie. Su un pontile nella zona di Marina Lunga, luogo spesso dai vip per l’attracco degli yacht è stata issata una bandiera con simboli considerati fascisti.

Il gestore della struttura, Peppe Li Donni, non ci sta: “C’è da anni – dice – e nessuno l’ha mai associata ad alcuna ideologia politica. La bandiera riporta il motto ‘Memento Audere Semper’ (Ricorda di osare sempre), della Prima flottiglia Mas e dal ’41 di tutte le flottiglie Mas, da non confondere con la X Mas repubblichina, il cui motto era invece ‘Per l’onore d’Italia’”.

E ancora: “La bandiera da noi issata riporta il teschio con la rosa in bocca, che era appartenuto a Salvatore Todaro, messinese come noi, pluridecorato sommergibilista, morto tra le fila della Decima flottiglia Mas della Regia Marina, considerato un galantuomo, a cui sono stati dedicate ben due unità della attuale Marina militare”.

“Il motto ‘Memento audere semper’ creato da Gabriele D’Annunzio nella Prima guerra mondiale come libera interpretazione dell’acronimo Mas (in origine ‘Motoscafo armato silurante’), dovrebbe essere – conclude Li Donni – d’insegnamento e di sprone a portare avanti ideali e valori morali che sono ormai stati svenduti come merce di poco valore”.

La bandiera, a dire il vero, non piace neppure agli eoliani. In molti storcono il naso: “È una vergogna ed un’offesa oltraggiosa – dice qualcuno – per tutti e per i marinai morti a centinaia di migliaia per le follie di due dittatori assetati di potere ed idee deliranti”.