Calatabiano -Messina è di nuovo senz’acqua come già accaduto a novembre. Si replica una emergenza assurda nel terzo millennio ma stavolta non c’è incuria, non ci sono incidenti o frane. Stavolta i tubi sono stati dati alle fiamme. E’ un incendio chiaramente doloso appiccato in almeno due punti diversi che ha danneggiato i tubi, quattro in tutto per una lunghezza di 150 metri su 250 complessivi.

La protezione civile si è attivata subito e farà quel che può fare in emergenza. Ma ciò che colpisce, nella terra del Gattopardo, sono le reazioni politiche ovvero di chi dovrebbe occuparsi della cosa pubblica. di chi dovrebbe fare in modo che i servizi funzioni, e magari anche della sicurezza.

Dal presidente della Regione Rosario Crocetta fino al sindaco di messina Renato Accorinti, due esponenti molto diversi fra loro dell’antimafia, della buona amministrazione e della società civile (a loro dire) cosa pensano di dire prima di tutto: ‘E’ un attacco mafioso, è colpa della criminalità’ oppure chiedersi ‘chi c’è dietro?’.

Che il gesto sia doloso sembra accertato. Che ci sia criminalità e interessi occulti dietro è altrettanto accertato. Di questo si occupi la magistratura. ma da Voi amministratori i siciliani non si aspettano proclami, attacchi  e denunce su cose evidenti.

da amministratori dovete intervenire per garantire il servizio. Da amministratori a domanda dovete rispondere con i provvedimenti che state mettendo in campo per ripristinare la condotta e difenderla da nuovi danneggiamenti. Da altre istituzioni ci si aspetta che scoprano i responsabili e li puniscano.

Certo c’è un livello superiore. da amministratori dovete far pulizia delle connivenze e degli interessi occulti che eventualmente si annidino nelle amministrazioni che guidate ma anche questa è un’altra storia.

La sensazione, con le dovute differenze visto che ancora quid a noi resta qualche barlume di democrazia, cominciate a sembrare piccoli Erdogan che aspettano l’atto intimidatorio (come lui ha sfruttato il golpe) per far pulizia di chi vi sta antipatico, magari non vi è avverso ma non si prostra o semplicemente è comodo e facile da additare ottenendo qualche applauso popolare ricordando che al momento di salvare qualcuno il popolo sceglie sempre Barabba.

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