Nella prospettiva di una eventuale emergenza nell’isola di Vulcano organizzate delle esercitazioni di evacuazione che hanno dato buoni riscontri in termini di tempi. Prova quindi superata che fa dunque ben sperare rispetto ad un potenziale pericolo che oramai da mesi aleggia sinistro sull’isola in riferimento all’emissione di gas tossici collegati ai fumaroli del vulcano.

Prove di ormeggio

Nell’ottica quindi di un’evacuazione è stata organizzata questa esercitazione dalla “Caronte & Tourist Isole Minori”. Ad essere messa in campo una prova di ormeggio presso le banchine di Ponente, solitamente utilizzata anche dalle navi della Protezione Civile, e di Gelso. Iniziativa che si inquadra in vista dell’esercitazione della Protezione Civile in programma il prossimo 9 aprile.

“Risultati rassicuranti”

Per le prove di ormeggio è stata utilizzata la nave bidirezionale “Ulisse”. Per tipologia, ingombri, capacità di manovra e pescaggio è stata individuata dai tecnici dell’ufficio operativo di “Caronte & Tourist Isole Minori quale mezzo ideale per questo eventuale impiego. Le prove di ormeggio, alle quali ha presenziato personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, si sono protratte per una intera mattinata. “I risultati – fa sapere la compagnia – sono assolutamente positivi e rassicuranti”.

Da tempo massima allerta

Dallo scorso 8 marzo si è insediato il “Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica” chiamato ad attuare gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi sull’isola di Vulcano, alle Eolie. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato, ha convocato nella prefettura di Messina i componenti dell’organismo.

Musumeci: “Interventi per 5 milioni”

“All’interno del Comitato che abbiamo insediato oggi – ha sottolineato il presidente Musumeci – ho voluto anche una rappresentanza dei residenti nell’Isola. Un impegno che avevo assunto con la popolazione affinché fosse sempre coinvolta e informata. Abbiamo previsto un Piano di interventi per affrontare l’emergenza legata ai gas tossici per una spesa complessiva di 5 milioni di euro. Somme destinate ad alcuni interventi essenziali che riguardano l’ammodernamento delle strade, anche per consentire vie di fuga, l’acquisto di nuovi sensori e di colonnine per potenziare il monitoraggio del fenomeno”.

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