Cesarò e San Teodoro resteranno “zona rossa” fino a lunedì 23 novembre. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentiti i sindaci dei due Comuni del Messinese, ha infatti firmato, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, l’ordinanza di proroga delle misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica nei due centri dei Nebrodi.
Le restrizioni adottate sono quelle già disposte a partire dallo scorso 8 novembre.
Ieri erano state dichiarate zone rosse Bronte e Misilmeri”. Anche in questo caso era stato deciso dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola, ha istituito zone off-limits nei due Comuni in provincia di Catania e Palermo.
L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione epidemiologica del Dasoe e sentiti i sindaci, resterà in vigore da domani (15 novembre) fino a mercoledì 25.
Il nuovo provvedimento, appena firmato, prevede il divieto di: accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati; di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità o per usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.
Disposto lo stop di tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi
essenziali e di pubblica utilità. Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza,
nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari
e di beni o servizi essenziali.
Possibile anche il transito, in entrata e in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
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