E’ stato proiettato ieri in prima assoluta al Taormina Film Festival “Giorgia Vive” il docufilm di Ambrogio Crespi prodotto da Index Production e Mb Rent con protagonista Giorgia Benusiglio.
“Giorgia Vive” ha già vinto il “Premio città di Taormina”, questo riconoscimento è stato consegnato all’arena di Taormina da Tiziana Rocca a Giorgia Benusiglio e al regista Ambrogio Crespi.
Giorgia ha dedicato il premio alla sorella Carlotta Benusiglio, deceduta lo scorso 31 maggio e a tutte le donne “che non sanno dire NO ad un amore sbagliato”.
La trama è emozionante e altamente significativa, un monito per tutti. Un giorno, una ragazza di 17 anni decide di assumere mezza pasticca di ecstasy che in poche ore devasta il suo fegato, oltre che la sua vita.
Una ragazza alla quale non mancava nulla, che varcava le porte alla scoperta della vita, dal primo amore alle prime responsabilità.
Ma quella sera, inconsapevole della bomba che stava per esploderle dentro, decide di prendere quella pasticca e in quel momento il suo destino cambia rotta.
Pochi secondi che sconvolgono per sempre la sua esistenza.
Inizia un percorso pieno di dolore, di difficoltà, di consapevolezze inaspettate, di sensi di colpa, di dubbi e di incertezze.
Questa ragazza vede la morte con gli occhi, la sua esistenza è a rischio, ma la sua voglia di vivere prende il sopravvento; da li in poi il suo futuro sarà caratterizzato da una battaglia quotidiana per sopravvivere.
Questa ragazza rinasce, inizia una nuova vita e decide di dedicarla al prossimo.
Questa ragazza si chiama Giorgia Benusiglio.
E così inizia il suo viaggio, insieme al padre Mario, attraversando le porte delle scuole o di centri sociali, incontrando studenti, insegnanti e genitori e ascoltando ogni singolo problema. Giorgia instancabilmente racconta la sua storia, entrando con forza dritta nel cuore e nella coscienza di tanti ragazzi.
I suoi racconti sono come pugni nello stomaco.
Giorgia riesce a trasferire con tanta naturalezza il suo errore e il calvario che ne è conseguito.
Ascoltarla è travolgente, la giovane sembra essere guidata da tanti angeli non sopravvissuti all’orrore della droga.
Mario, suo papà, l’ha sempre accompagnata in questo percorso, raccontando del suo ruolo di padre e degli errori che anche i genitori possono commettere.
Un uomo che ha preso per mano la sua “bambina” e che le ha indicato un nuovo cammino, percorrendolo con lei fino al suo ultimo giorno sulla terra e che prima di lasciarla ha avuto la fortuna di passare il testimone al compagno di Giorgia, Beppe, il quale oggi le cammina al fianco come un fedele soldato, supportandola e vegliando su di lei. Sono l’esempio di un amore interminabile.
Insieme a loro, Ambrogio Crespi ha deciso deciso di incidere per sempre questa storia straordinaria attraverso la realizzazione di un docufilm dal titolo “GIORGIA VIVE!”
Si, perché Giorgia oggi vive e dentro di lei vive anche Alessandra, la sua donatrice, due vite parallele che ora vivono insieme per sempre.
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