non è ancora chiaro il movente dell'efferato delitto

Il femminicidio di Furci Siculo, Antonio De Pace non risponde al gip

Non ha risposto al gip Antonio De Pace, il 28enne studente universitario che tre giorni fa ha soffocato e ucciso la compagna Lorena Quaranta al termine di una lite.

De Pace, dopo l’omicidio, ha chiamato i carabinieri, confessando il delitto. Ancora non chiarito il movente.

Il ragazzo, sentito dagli inquirenti dopo l’assassinio, ha fornito una serie di ricostruzioni dei fatti smentite poi dalle indagini. Nel lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto aveva detto ai carabinieri di aver ucciso la compagna perché quest’ultima gli aveva trasmesso il Coronavirus.

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E’ stato immediatamente eseguito il tampone su De Pace e la sfortunata vittima. Entrambi i test sono risultati negativi.

De Pace oltre a studiare all’Università faceva l’infermiere a domicilio in diversi comuni, circostanza che ha indotto gli inquirenti a verificare immediatamente se fosse ammalato.

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I cellulari dei due ragazzi sono al vaglio degli inquirenti che ancora non hanno esaminato i tabulati.

I due ragazzi erano iscritti all’Università di Messina e vivevano a Furci Siculo. Lorena Quaranta si sarebbe dovuta laureare a luglio in Medicina. Il ragazzo studia Odontoiatria.

Il gip oggi dovrebbe convalidare l’arresto e decidere sulla richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura guidata da Maurizio de Lucia.

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