Il tribunale della libertà di Messina ha annullato oggi il sequestro preventivo dei conti correnti degli avvocati Stefano Polizzotto e Antonietta Sartorio, disposto nell’ambito dell’indagine sulla corruzione per l’autostrada Siracusa-Gela.

Per questa vicenda Polizzotto era stato dapprima posto ai domiciliari ma poi il Gip aveva revocato la misura. Oggi arriva l’annullamento del sequestro preventivo tramite l’accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Vincenzo Lo Re e Rossella Garofalo che hanno documentato la legittimità delle somme rinvenute sul conto corrente dei due legali “pacificamente relative a prestazioni Professionali rese al consorzio che si era aggiudicato l’appalto”.

All’avvocato Sartorio, non indagata, le somme erano state sequestrate inquanto contitolare del contratto di consulenza intercorrente con il Consorzio Autostrade.

Abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e corruzione: sono le accuse che i magistrati di Messina, coordinati dal procuratore Maurizio De Lucia, contestano alle undici persone coinvolte in questa inchiesta su presunte irregolarità nella gara di affidamento dei lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela.

Le opere vennero aggiudicate al raggruppamento temporaneo di imprese Condotte per l’Acqua spa – Cosige spa. Secondo gli inquirenti, la commissione aggiudicatrice avrebbe turbato la libertà degli incanti fissando svariate sedute con il finto intento di ottenere chiarimenti sull’analisi di spesa dell’offerta presentata dai concorrenti e richiedendo integrazioni per mostrare solo formalmente un particolare approfondimento degli elementi forniti dai partecipanti alla gara. Attività di mera facciata per coprire la scelta, già fatta, dell’aggiudicatario.

Riguardo la posizione di polizzotto il suo difensore Vincenzo Lo Re ha sempre detto che l’intervento del legale avvenne solo dopo questa vicenda ad appalto aggiudicato