Un morto e un ferito grave. Questo è il pesante bilancio di un incidente avvenuto alla banchina del porto di Salerno che ha coinvolto due uomini dell’equipaggio della nave della compagnia Caronte & Tourist.

I due sarebbero stati investiti da un camion che si trovava sulla stessa nave. La dinamica è ancora tutta da chiarire. La vittima si chiamava Antonio Donato. L’altro ufficiale coinvolto è ricoverato nell’ospedale di Salerno: secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, ha riportato gravi ferite alla gamba sinistra per le quali è stato suturato ed una frattura al femore della gamba destra. Le sue condizioni sono monitorate costantemente dai medici del nosocomio salernitano.

Il pm sul posto

Sul posto il pm incaricato di seguire le indagini. La vittima, secondo quando rende noto Gerardo Arpino della Cgil di Salerno, è un ufficiale della Caronte & Tourist, così come il suo collega rimasto gravemente ferito e ricoverato nell’ospedale di Salerno.

“Non si può affiancare la parola morte a quella del lavoro. Bisogna innalzare i livelli di sicurezza sul lavoro. Intanto esprimiamo vicinanza alla famiglia della vittima e del ferito”, dice il sindacalista.

Caronte & Tourist “Enorme dolore e costernazione”

Questa la nota di Caronte & Tourist in merito all’accaduto: “Due uomini, un Primo Ufficiale e un Secondo Ufficiale in servizio sulla nave Cartour Delta nel primo pomeriggio sono stati travolti mentre erano a terra da un trattore ralla della impresa portuale che – secondo le prime ricostruzioni – durante le operazioni commerciali manovrava in retromarcia su una banchina del porto di Salerno. Per il Secondo Ufficiale si sono purtroppo rivelati inutili i soccorsi mentre il Primo Ufficiale è stato trasportato all’ospedale Ruggi di Salerno gravemente ferito”.

L’azienda ha espresso “enorme dolore” e “costernazione” per una “tragedia immane” che ha già causato la perdita di una giovane vita, di un ufficiale “da tutti ben voluto e apprezzato”.

Il ricordo di Cartour “Tragedia immane”

“E’ una tragedia immane quella che ha colpito Caronte & Tourist, Cartour, Caronte & Tourist Isole Minori e tutti i collaboratori marittimi e di terra. Un ragazzo, uno tra i più giovani, brillanti e volenterosi dei nostri ufficiali ha perso la vita a causa di un incidente assurdo, vittima di un trattore in manovra su una banchina”.

È assai accorato il tenore della nota con la quale Cartour ricorda Antonino Donato, Secondo Ufficiale in servizio sulla Cartour Delta morto nel primissimo pomeriggio di oggi su una banchina del porto di Salerno.

“Antonino – dice Cartour – era con noi dal 2017. Con noi aveva iniziato un cammino professionale che da allievo ufficiale lo aveva già visto indossare le mostrine di Secondo Ufficiale e che per lui prometteva solo altri bei successi. Un destino cinico e crudele ha tuttavia deciso diversamente. Noi ricorderemo Antonino come tutti quelli che lo hanno conosciuto lo ricorderanno: come un ragazzo solare, generoso, sempre disponibile, da tutti apprezzato e ben voluto. E saremo vicini alla sua famiglia, che sappiamo annichilita dal dolore, quale ulteriore estremo atto di affetto e riconoscenza per un ragazzo che troppo presto ha lasciato noi, i suoi colleghi e il mondo degli uomini.

“Il nostro pensiero e le nostre preghiere – conclude la nota di Cartour – vanno in questo momento anche alla seconda vittima dell’incidente di stamane, un altro giovanissimo Ufficiale, che lotta per la vita in ospedale. Doveva essere una giornata come tutte le altre. Troppo dolore, invece”.

Coinvolti due giovani di Messina

Da quanto si apprende da fonti investigative, dovrebbero essere due giovani messinesi le persone coinvolte nell’incidente. La capitaneria di Porto riferisce che l’incidente è stato causato da un malfunzionamento della ralla (il pezzo di acciaio che collega il rimorchio al conduttore) con la parte mobile che ha causato lo sganciamento del rimorchio e l’incidente. Sul luogo della tragedia i funzionari dell’autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale tra cui il presidente, Andrea Annunziata, e il responsabile della Security, Ugo Vestri.

Uil Messina “Fermiamo questa ignobile mattanza”

“Un giovane messinese secondo ufficiale di 27 anni è l’ennesima vittima di questa mattanza senza fine ed un altro marittimo risulta ferito gravemente – dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Michele Barresi, segretario generale Uil Trasporti Messina e Nunzio Tarlato, Responsabile Comparto Marittimi Uil Trasporti – in un comparto che nel messinese già annovera diverse recenti tragedie in mare e incidenti mortali sul lavoro. Mentre si cerca di fa luce sulle dinamiche di quest’ennesima tragedia di certo risulta come il settore marittimo sia tra i comparti più a rischio per tipologia di attività richieste – concludono Tripodi, Barresi e Tarlato – e per tale motivo la Uil e la Uiltrasporti, già attivi nella campagna nazionale Zero Morti sul Lavoro, chiedono norme e controlli sempre più stringenti poiché è assurdo ed inaccettabile uscire di casa per andare a lavorare e non rientrare più. Questa ignobile mattanza deve essere fermata. In questo tristissimo momento siamo profondamente solidali e vicini al dolore della famiglia del marittimo colpita da questo immane lutto e auspichiamo in migliori notizie per il lavoratore rimasto ferito”.

Il cordoglio di Cisl Messina e Fit Cisl Messina “Vicini alle famiglie”

“Siamo vicini alle famiglie ma quanto avvenuto a Salerno, con l’incidente che ha provocato la morte di un ufficiale di Caronte & Tourist e il ferimento di un collega, conferma che sul tema della sicurezza non ci si può permettere nemmeno un secondo di disattenzione. Occorre sempre essere non sottovalutare alcun minimo pericolo”. A dirlo sono il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi e il segretario provinciale della Fit Cisl, Letterio D’Amico che ricordano anche il messaggio lanciato appena qualche ora fa dal segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

“Non c’è davvero più tempo, se vogliamo che le cose cambino e che la ricostruzione sia fatta insieme e non sui corpi dei lavoratori. Un tavolo aperto c’è, e il Governo sa che è lì che vanno trovate le soluzioni, tra le proposte unitarie del sindacato, nei contenuti di una piattaforma solida, concreta, immediatamente applicabile. Va rafforzato l’esercito di ispettori e medici del lavoro, elevando la qualità del coordinamento tra soggetti chiamati a fare i controlli. Occorre fare un grande investimento sulla formazione, introducendo la materia anche nei programmi scolastici. Ancora: vanno sviluppate e sostenute nuove forme di partecipazione che diano ai delegati dei lavoratori maggiori poteri decisionali e di controllo. Le risorse vanno trovate, perché se c’è qualcosa che dovrebbe aver insegnato questo triennio è che il valore della vita è innegoziabile”.

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