E’ nata finalmente a Messina, poco dopo la mezzanotte, l’Agenzia per il Risanamento.
Ad aprire i lavori della seduta straordinaria di consiglio comunale è stato il sindaco, che ha parlato per più di un’ora ripercorrendo l’excursus della delibera sull’Agenzia di Risanamento a partire dalla proposta di legge del 6 aprile 1960 con la quale si chiedeva una legge d’emergenza per liberare dalle baracche post-terremoto Messina e risanare e la lettera del prefetto Alecci datata 27 settembre 2007 e indirizzata all’allora sindaco Genovese su Fondo Fucile. In quella nota l’allora prefetto Alecci evidenziava una situazione gravissima e che necessitava di immediati interventi, così come emerso anche dalle relazioni del comandante dei vigili del fuoco e del direttore dell’ufficio del genio civile, nonché di Arpa e Ausl. Nel 2007, quindi 11 anni fa le condizioni di Fondo Fucile erano di “estrema criticità” e il prefetto segnalava l’urgenza di immediati interventi. Alecci inoltre contestualmente aveva trasmesso tutti gli atti alla Procura.
Poi tutto è rimasto imbrigliato nelle pastoie della burocrazia.
De Luca ha ripercorso quindi le tappe che hanno portato all’ordinanza sullo sbaraccamento ribadendo il cronoprogramma: 31 ottobre tutti fuori dalle baracche e 31 dicembre fine delle demolizioni.
Il sindaco ha poi ricordato le altre azioni intraprese ad agosto, che hanno portato all’individuazione di circa 240 milioni di euro da destinare al risanamento, nonché le richieste di dichiarazioni dello Stato d’emergenza da portare all’attenzione dei governi regionale e nazionale.
“Spero il 30 settembre di convertire il nostro programmato commiato in una articolata relazione di inizio di un lungo e proficuo mandato elettorale. Ieri abbiamo difeso e rilanciato Messina: grazie di cuore al consiglio comunale ed alla gente che ha manifestato il proprio sostegno invadendo Palazzo Zanca e l’aula consiliare”. Lo dice il sindaco di Messina Cateno De Luca dopo l’approvazione della delibera sul risanamento della città con l’abbattimento delle baraccopoli. De Luca aveva annunciato di lasciare la carica il 30 settembre dando l’annuncio in un comizio perché il consiglio comunale non “seguiva” i suoi tempi per risolvere il problema del risanamento. “La delibera per la costituzione dell’agenzia per il risanamento della città di Messina è’ passata all’unanimità – aggiunge -. Ora sono pronto ad individuare le regole di buona e costruttiva convivenza con il consiglio comunale modificando alcune norme del regolamento consiliare per evitare le solite imboscate sui tempi di trattazione degli argomenti proposti dal sindaco e dalla giunta municipale. Su questo argomento il sindaco può solo proporre mentre è il consiglio che deve esaminare ed approvare le nostre richieste di modifiche: chiedo soltanto tempi certi e trasparenza sulle manifestazioni di voto di ogni singolo consigliere comunale”.
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