L’effetto Lucarelli continua a farsi sentire. Il Messina respira e, dopo la vittoria in Coppa Italia, il nuovo allenatore conquista anche tre punti fondamentali in campionato, battendo 2 a 1 al San Filippo la Casertana.

Partita di gran cuore quella del Messina che dopo 16 minuti passa in vantaggio con Madonia. Dopo 4 minuti è Rea a raddoppiare per i padroni di casa, mentre prima dell’intervallo Corado accorcia le distanze. Nella ripresa il Messina controlla e riesce a portare a casa la vittoria.

L’Akragas è la squadra degli ultimi minuti, nel bene e nel male. Se a Catania, al novantesimo, è arrivata la vittoria e una settimana fa, una partita già vinta, è sfumata: contro il Taranto i minuti finali salvano la squadra di Raffaele Di Napoli che riesce ad acciuffare l’1 a 1.

A salvare gli agrigentini dalla sconfitta è il difensore Daniele Marino che recupera il gol realizzato nel primo tempo da Viola.

Dopo tre risultati utili consecutivi,  invece, arriva una sconfitta per il Siracusa di Andrea Sottil che a Fondi perde 2 a 0 contro l’Unicusano, squadra ostica e rognosa. Tiscione e Varone regalano la vittoria ai padroni di casa. Azzurri che mancano il vantaggio nel primo tempo (anche un rigore fallito da Longoni)  e che nella ripresa sono costretti a inseguire.

“Nel primo tempo meritavamo il vantaggio – ha detto Andrea Sottil a fine gara – con il Fondi che non ci ha mai impegnato. Ma non abbiamo chiuso partita e questo è stato l’errore peggiore. Se Longoni calcia un rigore addosso al portiere, se Scardina piuttosto che passare il pallone calcia e sbaglia non posso fare molto. Oggi però  parliamo di una partita che lascia l’amarissimo in bocca”.