Doveva essere una inchiesta sulla mafia messinese, si è trasformata in una indagine dai due volte visto che ha portato, tra l’altro, all’arresto del consigliere comunale di Messina Paolo David, uomo politicamente vicino a Francantonio Genovese, come lui eletto nelle liste del Pd e transitato, insieme a lui, in Forza Italia.
Sono complessivamente 35 le persone destinatarie dei provvedimenti di custodia cautelare di varia natura nell’ambito dell’indagine su mafia e voto di scambio condotta dalla procura di Messina, che è stata simbolicamente chiamata ‘matassa’.
I provvedimenti sono stati firmati dal gip Maria Teresa Arena su richiesta dei pm Liliana Todaro e Maria Pellegrino della Dda diretta da Guido Lo Forte e sono stati eseguiti dalla polizia e dalla squadra, mobile che ha condotto l’intera inchiesta iniziata nel 2013
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, ha portato a sgominare tre famiglie che gestivano altrettanti quartieri di Messina. Complessivamente ventisei persone sono finite in carcere, nove ai domiciliari.
A vario titolo vengono contestati reati che vanno dall’associazione mafiosa attraverso l’affiliazione alle tre storiche organizzazioni criminali dei quartieri di “Camaro – San Paolo” e di S. Lucia Sopra Contesse, finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona ed il patrimonio, tra cui estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all’acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche, di appalti e di servizi.
Ma nell’inchiesta emerge anche la compravendita di voti mediata dalle stesse famiglie degli stessi quartieri Camaro San Paolo e Santa Lucia Sopra Contesse.
Nel corso dell’operazione, per quanto riguarda il filone prettamente criminale, sono state poste sotto sequestro anche 4 società che sarebbero riferibili o affiliate alla mafia messinese. Si tratta delle società: La Piazzetta s.n.c. di Giovanni Ventura &C, Consorzio Sociale Siciliano, Ser.Ge 93 Servizi Generali srl e della Cooperativa Sociale Angel.
Le misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Messina con la collaborazione con le squadre mobili di Palermo, Catania, Caltanissetta, Enna, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
(foto da MessinaOra)