Un’intera comunità in festa per il matrimonio di una giovane coppia di sposi a Locadi, piccola frazione del comune di Pagliara che si trova a monte a circa 10 chilometri da Roccalumera.
Dopo oltre trenta anni una comunità di appena trenta anime vede una donna sposarsi. Ed è subito novità. Lei Adele Bercolli 30 anni nativa e residente a Locadi con i genitori. Lui Daniele Maimone, 32 anni ,originario di Casalvecchio Siculo.
A celebrare la funzione sarà padre Santino Caminiti della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Pagliara e della Madonna della Catena di Roccalumera. Secondo le informazioni raccolte in paese l’ultimo matrimonio celebrato è stato circa 30 anni fa, quello di una ragazza del posto, poi trasferita a Roccalumera.
Sarà la chiesa di San Giovanni Battista di Locadi ad accogliere la giovane coppia di sposi dinanzi ad una moltitudine di amici, di conoscenti e invitati. Già tutto pronto pianista, organo e scuola cantorum della vicina Pagliara e Roccalumera. Locadi, una piccola comunità di appena trenta residenti, nel cui paese non vi è nulla.
Nessuna bottega o negozio di generi alimentari, nessun ufficio postale chiuso da oltre 25 anni. Gli abitanti per comprare da mangiare si devono recare nella vicina Roccalumera.
Non vi sono scuole o uffici pubblici. Trasferito per mancanza di cittadini residenti anche il seggio elettorale, nel vicino comune di Pagliara. Negli anni passati vi era un solo bambino iscritto alla scuola materna che frequentava.
Qui tutti i giorni un vigile urbano lo veniva a prendere tutte le mattine facendo circa 9 chilometri per accompagnarlo al comune di Pagliara, e da qui trasferito sul pulmino comunale e poi portato alla scuola materna della frazione Rocchenere.
Al matrimonio della comunità sarà presente anche il neo sindaco Sebastiano Gugliotta, che porterà ai nei sposi un regalo a nome dell’amministrazione comunale. Già in molti si sono prenotati per non perdere il posto in prima fila al matrimonio fra Adele e Daniele.
“E’ un evento eccezionale per il mio Comune – dice il sindaco – E’ il segno di quanto sta avvenendo nei piccoli centri della Sicilia dove un evento normale diventa una notizia. Noi ci prepariamo a vivere questo evento”.
Commenta con Facebook