Adesso c’è anche il contratto e non si torna più indietro. Chi dovesse ripensarci dovrebbe, comunque, farsi carico di un inutile costo milionario. Il contratto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è stato firmato. La conferma arriva proprio dalla Società Stretto di Messina Spa che ha affidato l’opera al consorzio Eurolink come previsto fin dall’inizio di questa procedura. La firma del preliminare risale allo scorso 5 agosto quando la società del ponte ha messo nero su bianco l’affidamento della progettazione definitiva e della conseguente realizzazione della grande opera.

Il contratto del Ponte

Nel contratto sono indicati stati di avanzamento, cronoprogramma e penali in caso di ritardi ma anche penali milionarie in caso di recesso dal progetto. Dunque se Eurolink ritarda pagherà delle penali ma se il ponte non si facesse più per scelta sarà la Società Stretto di Messina a pagarle a vuoto.

Una cosa che potrebbe accadere, ormai solo per scelta politica dopo il via libera del Cipess e il “bollo” posto dalla Corte dei Conti sia pure con prescrizioni precise.

A Messina parte il “tavolo del Ponte”

A Messina, intanto, parte il “tavolo del Ponte”. A promuoverlo è stata l’amministrazione comunale che ha deciso di mettere in campo un’iniziativa di confronto con tutti i soggetti interessati: dai tecnici della società Stretto di Messina alle rappresentanze di categoria, imprese, università e sindacati. Il primo incontro si è tenuto nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, con l’avvio effettivo dei tavoli tecnici permanenti dai primi di settembre.

Messina sarà stravolta

Le opere per il Ponte stravolgeranno la città di Messina. Occorre rivedere il piano regolatore della città, adeguarlo alle infrastrutture propedeutiche. C’è il tema degli espropri, circa 150 e non sono certamente pochi. Poi c’è quello dei lavoratori che saranno impegnati alla realizzazione dell’opera.  C’è da agire sulla viabilità. Insomma i temi sono molteplici tanto che c’è chi sostiene che per Messina gli anni della realizzazione del Ponte saranno un’altra “emergenza covid” nel senso che porteranno ad una quantità di divieti e stravolgimenti che impatteranno sulla città e sui suoi abitanti quasi quanto quei mesi drammatici.

Il sindacato

“Questo tavolo deve diventare una struttura permanente che faccia rete e deve avere due parole chiave: responsabilità e partecipazione. Solo così si potrà capitalizzare tutto ciò che arriverà dal Ponte sullo Stretto” ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi. La Cisl è da sempre il sindacato pro Ponte sullo Stretto.

“Siamo consapevoli che ci saranno disagi ma siamo qui proprio per capire quali saranno e cercare di minimizzarli visto che, siamo realisti, non si potranno azzerare. Immaginare che qualcuno possa farlo è un’utopia. Messina è una città depressa, che perde 30.000 ragazzi in 10 anni e non si può non vedere questa mega opera come una grande opportunità, come uno shock economico. Ma dobbiamo capitalizzarlo”.

Serve una chiara road map

“Il sindacato ha il contatto diretto con le persone, abbiamo strutture bilaterali che possono lavorare sulla formazione. Il tema delle competenze non è legato al Ponte e se in questi due anni lavoriamo con una road map chiara, sapendo quali sono le figure che serviranno, possiamo attrezzarci per costruire protocolli di legalità e occupazionali. Deve essere Messina a giocare una partita determinante ma potrà farlo solo se sarà capace di riorganizzarsi, di attrezzarsi”.

Ponte significa futuro

Infine, il Ponte e il futuro della città che devono viaggiare insieme. “Dobbiamo vedere il Ponte come anche una grande grande vetrina per Messina, una città che può dimostrare di essere capace e avere le competenze per sviluppare una grande opera, dando opportunità. I nostri giovani devono comprendere, avere la percezione, che le opportunità non arrivano solo dalle partecipate pubbliche ma anche dalle aziende private che hanno spazi di autonomia e di lavoro di qualità. Quindi, si deve lavorare insieme, anche con gli enti istituzionali e scolastici, per aumentare le competenze dei giovani e renderli pronti per la nuova sfida”.

Non solo Messina, ricadute sulle infrastrutture di tutta l’Isola

“Dopo il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, tutte le infrastrutture siciliane viarie e ferroviarie, necessarie per garantirne piena funzionalità nel sistema dei trasporti regionali e nazionali, subiranno un’accelerazione” sostiene il deputato questore della Lega all’Ars, il leghista Vincenzo Figuccia.

“Si metterà in moto una macchina organizzativa che vedrà coinvolti centinaia di ingegneri e la creazione di migliaia di posti di lavoro. Per questo ringrazio il ministro Matteo Salvini per la forte determinazione con cui ha sostenuto e portato avanti il progetto”, conclude il deputato.