La relazione del presidente dell'Anac Giuseppe Busia

Stop al ponte sullo Stretto, i dubbi dell’anticorruzione

I dubbi dell’Anac si abbattono sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Perplessità espresse dal presidente dell’organo di controllo Giuseppe Busia, durante la presentazione sull’attività annualle sull’attività dell’Anticorruzione al Parlamento. Nel decreto legge, secondo la relazione Anac ci sarebbe “uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi“.

I dubbi espressi dall’Anac

Parole che si aggiungono alle numerose polemiche di stampo politico ma non solo sull’inconsistenza degli stanziamenti messi a disposizione nell’ultima legge finanziaria. Di fatto la legge italiana che regola i rapporti di società fra pubblico e privato stabilisce che la parte pubblica deve essere in ogni caso maggioritaria. una condizione che non si realizzerebbe nella nuova struttura della Società Stretto di Messina così come rinata in base al decreto legge approvato la scorsa settimana.

Le parole pronunciate dal presidente dell’Anac non sanciscono però una bocciatura. Il decreto legge, basato sul progetto elaborato oltre dieci anni fà, sarebbe sanabile attraverso alcuni interventi proposti dall’organo di controllo, che potrebbero risolvere la situazione attraverso precisi emendamenti normativi per “rafforzare le garanzie della parte pubblica”. Questi emendamenti, però, “non sono stati accolti dal Governo in sede di conversione del decreto”.

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In concreto, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana.

Come ha tenuto a sottolineare il vicepremier e ministro Matteo Salvini, “si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto. Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica”. Salvini ne ha parlato anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. “Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel cda della società”. La designazione del governatore dell’Isola, Renato Schifani, è arrivata in questi giorni proprio nel corso della prima riunione dell’assemblea dei soci dopo la “rinascita” della Spa concessionaria. Si tratta Ida Angela Nicotra, avvocato e docente di diritto costituzionale.

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