Il Consiglio di Stato, con il parere della prima sezione n. 735/2020, pubblicato ieri sera, ha espresso con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’interno per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del Sindaco di Messina, che ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nel sistema dion-line www.sipassaacondizione.comune.messina.it.
Un parere che rafforza l’idea del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese che aveva già denunciato De Luca per le sue intemperanze e che adesso potrebbe procedere alla revoca d’ufficio dell’ordinanza che impone l’autorizzazione del sindaco della città dello stretto per il transito dalla Calabria verso la Sicilia e rispetto alla quale il prefetto di Messina aveva già invitato il sindaco a fare un passo indietro.
La Sezione osserva come “l’annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento evidenzia oggi una sua rinnovata attualità e rilevanza, proprio a fronte di fenomeni di dimensione globale quali l’attuale emergenza sanitaria da pandemia che affligge il Paese, al fine di garantire il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e tra questi e le autonomie territoriali”.
“Tale potere – ribadisce la sezione – trova la sua ragion d’essere nell’obbligo gravante sul Presidente del Consiglio dei ministri, sancito dall’articolo 95 della costituzione, di assicurare il mantenimento dell’unità di indirizzo politico ed amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’articolo 5 della costituzione”. “In presenza di emergenze di carattere nazionale – conclude il Consiglio di Stato – pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali”. Al parere delle consiglio di Stato seguirà adesso una deliberazione del Consiglio dei Ministri che dovrà essere recepita con decreto del Presidente della Repubblica.
Proprio questa mattina De Luca ha avviato il ‘pre filtraggio’ e dall’alba ha istituito controlli ‘comunali’ al porto attracco dei traghetti dello Stretto.
L’ordinanza del sindaco di fatto confligge sia con una ordinanza del Ministro dell’Interno sia con un’altra ordinanza del Presidente della Regione ampliando le limitazioni e spostando il sistema di autorizzazione ai sindaci a cominciare proprio da De Luca. Una posizione forte e sopra le righe quella del primo cittadino messinese che ha scatenato ‘fan in delirio’ e che preoccupa tanti mentre fa sentire ‘protetti’ altri.
Nelle ultime settimane non sono mancatele polemiche forti fra il sindaco De Luca ed il Presidente della Regione in aggiunta a quelle con il Ministro.
Da ultimo lo scontro fra sindaci che lo vede contrapposto al sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Leoluca orlando proprio sula legittimità e applicazione di questa ordinanza.
Ma lui, il sindaco sceriffo, non si arrende e annuncia battaglia. “Sono iniziate le procedure per far fuori il sindaco Cateno De Luca” scrive sulla sua pagina facebook teatro di mille dirette al porto e annuncia una nuova diretta in risposta a quelli che definisce “Criminali di Stato” invitando tutti alla massima diffusione proprio come un capo popolo social
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