L’ex vicesindaco del Comune di Valverde ed ex consigliere provincia di Catania Antonio Danubio sarà candidato alle prossime regionali sotto l’ala del movimento fondato da Cateno De Luca. Ieri è arrivata l’ufficializzazione, proprio nel giorno del suo 52° compleanno.

Doppi auguri

Gli auguri per il compleanno e il grande in bocca al lupo per la nuova sfida. Doppia pacca sulle spalle per Antonio Danubio che, nell’accogliente cornice di un verdeggiante ritrovo nel Catanese, riceve gli auguri per il suo 52simo compleanno da un bel numero di amici e, allo stesso tempo, incassa la fiducia di Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera, intervenuto proprio da amico più che da capo del movimento.

L’emozione

Danubio, a tratti emozionato (anche per la presenza del figlio, che lavora al Nord Italia), ammette agli amici più stretti di aver superato le titubanze del periodo e dopo la classica profonda riflessione, ha dunque deciso di candidarsi alle Regionali 2022. Per lui si tratta di un ritorno da attivista nella politica dopo la lontana esperienza alla Provincia Regionale di Catania e quella più recente, come vicesindaco di Valverde in provincia di Catania.

De Luca: “ Mi sono informato”

“Prima di dire sì ad Antonio – svela Cateno De Luca – mi sono informato sulla sua persona, prendendo informazioni specifiche. Ebbene, non appena l’ho incontrato, non ho avuto alcun dubbio: anche perché Danubio ci metterà passione e amore in questo progetto. Perché l’elettore comprende se sei persona finta o vera. Un consiglio? Ecco, Antonio deve essere se stesso e nella sua semplicità deve saper comunicare i nostri principi. Il passato è comunque storia: noi non vogliamo gente che non abbia storia alle spalle: puntiamo su gente che ovviamente fa una scelta di rottura col passato, questo basta al nostro progetto…”.

“Niente proclami o promesse”

Danubio ringrazia Cateno De Luca e accenna un sorriso. Poi alzando un calice, chiosa con un filo di voce: “Niente proclami, non venderemo mai promesse: come Sicilia Vera garantiremo solo l’impegno per e con la gente. Dopo 30 anni serve un forte rinnovamento…”.

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