11 gennaio Sant’Igino. L’11 gennaio si celebra in tutta la chiesa cattolica la memoria liturgica di Sant’Igino. E’ stato il 9° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica. Fu papa, orientativamente, tra il 138 e il 142/149. Filosofo di origini ateniesi, nel suo breve papato istituì, secondo il “Liber Pontificalis”, gli Ordini minori e ordinò la gerarchia ecclesiastica, portando ad una più chiara distinzione degli incarichi tra presbiteri e diaconi e istituendo la figura del suddiacono. Secondo la tradizione si deve a lui l’istituzione della figura del padrino e della madrina nel battesimo. Secondo un’antica tradizione morì durante la persecuzione dell’imperatore Antonino Pio, ma non ci sono prove del suo martirio. Fu sepolto vicino a San Pietro.

11 gennaio 1922 –  In quella data, a undici anni, Leonard Thompson si trovò nella duplice parte di protagonista e testimone di un nuovo corso della medicina. Su di lui l’equipe di ricercatori dell’Università di Toronto testò per la prima volta l’insulina, salvando il piccolo diabetico da morte sicura. Una scoperta destinata a salvare le vite di milioni di pazienti. Da quel momento il diabete smise di essere una malattia incurabile, offrendo una speranza di vita migliore alle innumerevoli persone che ne sono affette. Solo in Italia, secondo recenti stime, ne soffrono oltre 3 milioni di persone.

11 gennaio 1944 – In quel giorno a Verona, al Poligono di Porta Catena, vengono fucilati Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi. Erano stati condannati a morte dal Tribunale Speciale della Repubblica Sociale Italiana con l’accusa di tradimento, per aver votato, nel Gran Consiglio del 25 luglio 1943, a favore dell’ordine del giorno Grandi, che aveva provocato la caduta di Mussolini.

11 gennaio 1999 – In quella  Muore Fabrizio De André. Nel 1961, esce il suo primo 45 giri: è l’inizio di una carriera che lo porterà ad essere uno dei cantautori più amati dal pubblico italiano. Amico di altri personaggi noti della musica e dello spettacolo come Paolo Villaggio, Luigi Tenco, Gino Paoli -anche loro genovesi- , si ispira ai cantautori francesi e alla musica popolare, per elaborare un suo particolarissimo stile musicale. Al centro delle sue canzoni, ci sono in genere emarginati, ribelli e prostitute. Anarchico individualista, musicista schivo e solitario, De André vivrà una vita, come la definisce lui stesso, “in direzione ostinata e contraria”.